la nipote di mio marito
Data: 31/10/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Lesbo
Autore: maxherrscher, Fonte: RaccontiMilu
... mio marito, il quale vedendo le mie chiappe arrossate a sua disposizione con la gonna sollevata da Alessia non riusci’ a trattenersi e mi diede una decina di sculaccioni sonori che mi fecero arrossare ulteriormente le natiche. Amandina era li che mi guardava tra lo stralunato e forse con un certo fastidio, forse non mi vedeva come la madre che per anni l’aveva guidata ma proprio come solo una vera serva, si avvicino’ e mi prese per un polso, non opposi nessuna resistenza, mi mise di traverso alle sue ginocchia e mi diede una sculacciata come mai mi sarei aspettato da una ragazza cosi giovane, vero che faceva pallavolo ripensandoci ci mise impegno e forza. Dopo una ventina di colpi smise, io piangevo calde lacrime, e il culo mi bruciava, e la passera era bagnatissima, mi eccitavo a essere umiliata e punita, poi mi fecero mettere in ginocchio faccia la muro e si sistemarono in sala per cenare. Sarei dovuta restare senza cena come ulteriore punizione. La sera a letto , mio marito era eccitato ed io ero bagnata dal ricordo dell’uimiliazione, mi prese con foga e volle mi mettessi a pecorina, e mi prese da dietro godendo della vista delle mie natiche arrossate. Io continuavo stupidamente a ringraziarlo per come mi stava prendendo chiamandolo Signore come mi aveva imposto la mia Padrona. Il mattino seguente gli servii la colazione e lo salutai dandogli del lei, augurando al Signore un buon viaggio e lavoro, disse solo una cosa, sii attenta e ubbidiente, ho detto ad Alessia di non ...
... esitare a punirti se non fai bene il tuo lavoro, e se ne ando’. Ora capivo che la mia padrona otteneva sempre quello che voleva raggiungere come scopo, voleva addestrarmi per essere una schiava e aveva ottenuto anche l’approvazione di mio marito, ora nulla la poteva fermare. Preparai la colazione per entrambe le signorine di casa e dopo aver portato il vassoio nella stanza di Amandina ma senza svegliarla salii dalla mia Padrona e svegliarla come era oramai il mio obbligo leccandole i piedi. Si Sveglio’ di buon umore e mi canzono’: scopata alla grande stanotte con zietto? Si padrona. E non mi ringrazi? È merito mio se ti ha scopata cosi, da quanto tempo non ti sbatteva per bene? Si padrona ha ragione la ringrazio molto, infatti era da moltissimo tempo che il Signore non mi sbatteva come una troia. Ti brucia il culo cagna? Si Padrona mi brucia ancora molto, Padrona, ma anche di questo desidero ringraziarla, mi sta facendo milgiorare per servirla. Si già, vedremo, se sarai brava, sai sei solo all’inizio del tuo addestramento, faro’ di te un animaletto obbediente e pronta ad esaudire ogni mio desiderio. Si Padrona. Spogliati. So Padrona subito. E dopo che si fu preparata mi obbligo’ a scendere nuda con solo il grembiulino da cameriera e le calze, con il collare di cuoio al collo. Amandina non era ancora uscita tentai di fermarmi ma venni spinta con una mano sui reni da Alessia verso la cucina. Ciao Dina, disse con voce squillante Alessia. Ero rossa come un pomodoro sentivo caldo e ...