Cuckold 6
Data: 29/10/2022,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... tu che ti attacchi a pregiudizi assurdi; nessuna delle donne con cui faccio l’amore ha le pretese che hai tu, di farmi essere l’unico schiavo di una che si schiavizza a tutti i maschi; non ci tengo ad essere il capro espiatorio delle tue frustrazioni; vuoi il sesso? Prendilo! Io sono qui, la mia mazza regge anche agli urti più disumani; ma devi essere tu a prendertela, a riempirti in tutti i buchi, a fare quello che vuoi; non ti amo; in questo momento ti odio e provo ribrezzo per come ti sei fatta conciare; fai da sola e non mi dare fastidio; fai conto che sia un giocattolo di gomma.”
“Se voglio un giocattolo di gomma, vado al sexy shop, se voglio un mazza che mi slabbra, come vedi, vado nei bagni; qui voglio un uomo, che faccia finta di amarmi, di dimenticare le nostre lotte, che sia il compagno di cui avrei bisogno, anche se lo negherò fino alla fine dei giorni; voglio l’amore che hai dato ad Eugenia, stasera; puoi fare finta di essere ancora con lei?”
“Non provo per Eugenia il trasporto che provo con te; ma non ho il dente avvelenato come con te; te la senti di escludere il sesso e di stare solo abbracciati, come se veramente ci fosse amore, tra noi, e non l’odio che ci sta uccidendo?”
“Ci posso provare; ci voglio provare; ma sento anche il bisogno di possederti e di appartenerti; ti è così difficile accettarlo?”
Era chiaro che le parole portavano lontano e non approdavano a niente; meglio i fatti; l’abbracciò e la avvolse in una appassionata sorta di ...
... protezione; lei si abbandonò languida e si lasciò accarezzare su tutto il viso, prima, e su tutto corpo, progressivamente; il tasso di libidine era salito al massimo, quando lei lo fece rotolare supino, montò su di lui e si impalò guardandolo in viso; sorridendo come se avesse raggiunto il suo obiettivo cominciò a muoversi su e giù col corpo.
L’espressone vittoriosa di lei, che dava la sensazione di avere conquistato un fortino con l’inganno della tenerezza; lo sciacquio del canale vaginale che dimostrava quanto il sesso fosse stato martirizzato dalle copule della serata fecero scattare il desiderio di lui di umiliarla ancora; si concentrò sul lavoro da svolgere e divenne altro dal suo sesso che imperterrito si rizzava come un paolo dal ventre; lei lo cavalcò per quasi un’ora, ebbe almeno quattro orgasmi violenti e squirtò sul ventre.
Continuava a sorridere soddisfatta, ma non era lussuria; era il senso di un trionfo che solo lei percepiva; solo quando fu passato tutto quel tempo senza che lui denunciasse una qualsiasi reazione di passione o di partecipazione, Silvana fu assalita dal dubbio che si fosse trasformato in un fallo di plastica perché lei potesse sfogare la sua volontà di dominio; si bloccò di colpo e si sfilò; il batacchio non perse niente della sua durezza.
“A che stai pensando?”
“Scusami; problemi di lavoro, non riesco a staccarmene … “
“Sei un bugiardo; ti stai facendo montare ma non provi niente!”
“Perché, quando ti fa sbattere nei bagni, provi ...