Maria e Monica - Sesto capitolo
Data: 25/10/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti
... sei altro.”
”Si, sfondami tutta, non sai come mi piace. Si ancora dillo sono la tua puttana, la tua troia”
“Certo puttana che te lo rompo questo culo da checca, te lo riempio di cazzo fino a sfinirti.”
“Mm, dammelo ancora e poi ancora, riempilo di sborra.”
“Si ti vengo dentro, devi sentire la sborra fino in gola.”
Ora mi sta davvero sbattendo forte, quasi ho paura che gli esca fuori per quanto è veloce. Mi stringo il cazzo, vorrei segarlo per cercare di venire con lui e così raggiungiamo insieme l’orgasmo.
“Sì vengo, prendila tutta la mia sborra.”
“Anch’io, sto venendo, si. Ancora ti prego.”
Mentre lui mi riempie le viscere di sperma caldo io sborro per terra sfiorando coi miei schizzi la gonna.
Come molla la presa, mi appoggio al muro sfinita, ma subito, m'abbasso e mi giro per riprenderlo in bocca. Ora non sa solo di lui, ma anche di me, del mio culo rotto e pieno del suo piacere, un gusto che amo e che non smetterei mai d’assaporare.
“Brava pulisci tutto, non vorrei macchiarmi i pantaloni.”
Quando ho finito mi allunga un paio di fazzolettini di carta e mi pulisco il culo con quelli mentre lui si riveste in tutta fretta.
“Senti ora devo scappare, se vuoi ogni due settimane sono qui per lavoro.”
”Va bene, ma un nome ce l’hai ?”
“Michele e tu ?”
”Maria.”
“Allora Maria ci vediamo fra due settimane, magari con più calma.” “D’accordo se vuoi abito qui vicino, così stiamo anche più comodi.” “Certo mia bella checca, ora però devo ...
... scappare.”
Mi da un veloce bacio, una pacca sul culo ed esce da quella stanza mentre io cerco di darmi una sistemata.
Raccolgo i miei sacchetti e torno a casa, appena dentro vado in bagno e mi spoglio.
Come mi siedo sul bidè porto una mano sul mio buchetto ancora dilatato, raccolgo quello che rimane e lo lecco avida. Finisce che mi masturbo nel bagno con due dita nel culo, poi mi lavo per bene e torno alle mie faccende, non vorrei che Monica si accorga di quello che è successo in
mattinata, ma più che altro non so se dirglielo o meno. Anche se so che se ne accorgerà prima o poi, non riesco a togliermi dalla mia mente Michele.
Dolce, ma nello stesso tempo brutale.
Il mio primo vero uomo.
Sono carica come non mai, ormai è passato un mese e mezzo da quando ho conosciuto Michele e mi sento davvero amata.
Dopo la prima volta nella caldaia ci siamo rivisti per fare due passi per la città, poi ci eravamo infilati in un parco e dietro un boschetto avevamo di nuovo dato libero sfogo ai nostri istinti. La volta successiva però c’eravamo ritrovati di nuovo nella caldaia del palazzo, perché nel boschetto avevamo corso il rischio di farci scoprire, ma nella sicurezza della nostra alcova improvvisata, Michele m'aveva scopata per ore facendomi sentire completamente donna.
Così in preda alla follia decisi d'invitarlo a casa ma pregandolo d'arrivare dopo le nove in modo da essere sicura che non ci fosse mia moglie Monica.
Mi sveglio già verso le sei eccitatissima, ...