Maria e Monica - Sesto capitolo
Data: 25/10/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti
Sesto capitolo
Il mercoledì mattina mi fermo sempre alle bancarelle che si mettono vicino al mercato, più per curiosità che per altro, ma anche per cercare qualcosa di diverso da mangiare. Girare fra gli ambulanti mi piace anche perché ho tutto il tempo di guardare con calma, senza sentirmi subito chiedere cosa voglio.
Inoltre si sentono i pettegolezzi delle altre donne e così ho scoperto che in tanti si chiedono che fine abbia fatto Mario, senza sapere che è rinato ad altra vita.
La cosa più bella è scoprire che la vicina è una gran mangiatrice di uomini, ma anche sapere che quasi tutte sono state con il fornaio del quartiere.
Sentire le loro confessioni mi eccita sempre perché, porca quale sono, la mia fantasia viaggia. Quella mattina, mentre ero intenta a scegliere dei formaggi sento una mano poggiarsi sul mio culo, cerco d’essere indifferente, ma dal vetro del camioncino vedo che dietro di me c’è un signore e che può essere solo lui ad importunarmi.
Cerco di vedere meglio, a occhio è sui quaranta, vestito nel solito abito giacca e cravatta, non mi sembra ne brutto né bello, solo molto distinto nonostante la mano morta.
Devo essere sincera, la cosa mi eccita e non poco e sento il mio cazzo diventare duro.
Ma subito mi ricordo che sono in un luogo pubblico e la paura di essere scoperta lo fa diventare ancora di piccolo del solito.
Dopo la sosta dal salumiere mi fermo apposta da un ambulante che vende intimo e anche lì mi si piazza dietro per ...
... palparmi il culo, solo adesso con più insistenza.
Io faccio sempre l’indifferente e mi sposto da una bancarella all’altra con lui sempre dietro che mi tasta.
Avrei una gran voglia di girarmi e dargli un bello schiaffo davanti a tutti, mentre prima la sua mano dolce era un piacere ora mi sento molestata ma, in fondo, è il primo uomo che mi degna, seppur in maniera sbagliata, di un minimo d’attenzione, forse non rendendosi conto che non sono una donna al cento per cento.
Fino a quel momento gli unici rapporti col sesso forte sono stati gestiti da Monica, non che mi possa lamentare, solo mi manca una storia, anche effimera, tutta mia, dove sentirmi donna in maniera completa senza dovermi per forza confrontare in alcun modo con mia moglie. Così mi dirigo verso casa, all’inizio lui sembra sparito, finché non me lo ritrovo dietro a meno d’un metro.
Non ho il tempo di dirgli niente che mi afferra per un braccio e mi spinge dentro ad un portone, di lì mi trascina per un corridoio fino ad arrivare ad una porta metallica, che si apre lasciandoci entrare nel locale caldaia di quel palazzo.
Appena dentro lui chiude la porta dietro di sé spingendomi contro il muro, poi mi bacia con notevole irruenza ed io mi sciolgo subito davanti a tanta mascolinità. Le nostre lingue si intrecciano, e io ho una voglia indescrivibile di lui.
Quando stacca le labbra dalle sue inizia a palparmi il culo, solo ora mi fa salire prima la gonna in modo da potermi toccare sulla pelle. Dopo, quel bacio ...