Naty3
Data: 25/10/2022,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Masturbazione
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
Natasha si risvegliò intontita. Era stato un sogno o realtà? Le torture di Michelle, l'insopportabile
dolore della cera, della frusta, della smania di godere con la grezza corda tra le cosce... le mani
forti che aprono le caviglie e spengono la speranza che bruciava come i capezzoli immersi nella cera.
La ragazza si alzò seduta sul letto e si guardò: aveva ancora bracciali, cavigliere e collare d'acciaio,
le calze erano ridotte a brandelli dalle frustate, nessuna traccia degli slip, del reggiseno, della
collana di perle che l'aveva esplorata in profondità, niente tacchi, manette, mascherina, né la pallina
che aveva morso nei momenti più duri. Era stato tutto reale. Aveva dormito solo qualche ora, tutti
i dolori sulla pelle erano lì per ricordarle chi era e che cosa era. Una tristezza la colse
in profondità. Il padrone non l'aveva voluta possedere. Aveva lasciato fare alla mogliettina.
Natasha la invidiò ancora una volta. Cominciò a fantasticare su di loro. In quel momento erano
a letto. Michelle chiedeva al marito se aveva fatto un bel lavoro con la troietta russa.
Se si era masturbato guardandole negli schermi. Lui rispondeva di sì, ma che voleva sentire della
pelle calda e scivolosa intorno al suo uccello duro. Michelle gli rispondeva che anche lei voleva
sentirlo dentro di sé. Michelle era in ginocchio a gambe aperte, il busto eretto e le grosse tette
sporgenti. Fece uscire un filo di saliva dalle labbra carnose, lo lasciò ...
... cadere tra i seni e continuò
a produrne fino a bagnarsi la passera. Con due dita raccolse la saliva e iniziò a masturbarsi davanti
e dietro. Si dilatò il buchetto posteriore guardando negli occhi il marito. Poi si girò e si sedette
sopra di lui. Si infilò il grosso pene lentamente, gemendo per il dolore. Tenendo allargate le natiche
con le mani, iniziò a muoversi in alto e in basso. Ogni movimento era più ampio del precedente.
Il respiro seguiva il movimento del bacino, Michelle inspirava mentre saliva ed espirava l'aria mista
ad un gemito mentre scendeva. Il marito stava sdraiato con le mani sotto la testa.
Ammirava il culetto aperto dalle mani che inghiottiva il suo uccello di marmo, i fianchi molto sottili
e l'esile schiena che lasciava intravedere l'ombra delle costole ed alcuni muscoletti tesi.
La testa era rivolta all'indietro ed i lunghi capelli neri cadevano sospesi sopra di lui.
Questi pensieri devastavano la mente di Natasha. Per distrarsi andò in bagno per ripulirsi.
Si tolse tutto tranne gli arnesi d'acciaio che le aveva messo il padrone. Non potevano essere tolti
per via dei lucchetti, ma lei non lo avrebbe fatto comunque. Si fece una doccia fredda per lenire
i bruciori sulla pelle, si asciugò con cura e si mise un olio profumato su tutto il corpo.
Il pensiero di Michelle impalata sul suo padrone non la mollava un attimo, l'ansimare della francesina
le rimbombava nel cervello. D'un tratto corse verso la porta, era ...