Le tentazioni oscene di una moglie 2
Data: 07/07/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69
Marco non poteva non approfittare di quell’episodio per iniziare il perverso gioco di ricordare a Katia il suo lato più osceno, tentandola con toni complici a confidargli tutti i particolari più morbosi dell'avventura, i suoi sensuali turbamenti, con domande intriganti.
Le chiese: "In una scala da uno a dieci, che voto daresti al godimento che hai provato quando il tuo occasionale partner, dal cazzo storto, ti ha portato all’orgasmo?"
"Marco - reagì lei - non si può giudicare un piacere fisico attraverso una scala di valori come quella dei terremoti."
"Katia, hai fatto l’esempio calzante - rispose lui - Avanti, dimmi: quanto valore daresti all’intensità del piacere che hai provato se dovessi giudicarlo con la scala Richter?"
"E va bene l’hai voluto tu: nove!"
"Hai paragonato il tuo orgasmo all’intensità di un terremoto che avrebbe spianato le montagne."
"Forse è stato per la situazione particolare" mormorò lei fissandolo maliziosamente.
Preso dall’eccitazione, Marco le domandò ancora: "Lo hai ricambiato?"
"Sì" rispose Katia.
"Non hai temuto che qualcuno vi vedesse?" La incalzò, sempre più concitato per l'eccitazione montante.
"Dietro di noi non c’era nessuno ad accorgersi che mi abbassavo e per di più lui mi ha coperto col suo giaccone. Ha fatto in fretta a venire. Forse un minuto. Lo avevo già portato al culmine masturbandolo."
"Suppongo che si sia impiastricciato tutto, pantaloni e giaccone quando ha eiaculato" domandò Marco.
"No..." ...
... confessò lei in un fil di voce.
"Katia - la incalzò lui - mi stai dicendo che non ha eiaculato?"
"Sì" rispose lei, stavolta in tono stizzito, per scuoterlo dall'ottusità. "Ha eiaculato moltissimo. Forse il doppio di quanto fai tu!"
Improvvisamente lui capì. "Hai lasciato che ti sborrasse in bocca?" restando a bocca aperta e occhi spalancati dallo stupore.
"Sì…" tornando al filo di voce.
"Katia, sei una gran troia!"
"E tu un grandissimo porco, Marco."
Questa conversazione, non più basata sui soliti dialoghi scaturiti da fantasie erotiche, ma per la prima volta da un fatto realmente accaduto, aveva trasformato i quattordici centimetri di cazzo di Marco, in un pezzo di legno, tanto duro da schiacciarci le noci.
Katia, conscia di quel che gli stava accadendo, lo fissava con sguardo lascivo, lo sguardo che gli rivolgeva ogni qualvolta desiderava prenderglielo in bocca. Attendeva soltanto che Marco la invitasse con la solita frase che le faceva squagliare le viscere: "Adesso, Katia, prendimelo in bocca, succhiamelo e inghiotti la mia sborra!" E la frase venne:
"Adesso, Katia, prendimelo in bocca, succhiamelo e inghiotti la mia sborra. Anzi stavolta te lo toglierò di bocca un istante prima di sborrare, perché voglio vedere quanto diverrà oscena la tua faccia coperta di sperma."
Katia, rossa in viso per l’eccitazione, gli prese in bocca il cazzo e ce la mise tutta per fargli un pompino imperiale, tanto lento da fare rimanere sulla cresta dei flutti orgasmici ...