NUORA tradita. l’anale 1&3
Data: 22/10/2022,
Categorie:
Incesti
Tradimenti
Autore: ramo, Fonte: RaccontiMilu
... dilatate e il busto in giù, con il suo splendido sedere offerto, pronto a ricevermi dentro. Quanto avevo bramato quel momento. Ero piegato dietro di lei con le mia mani sulle sue chiappe sode e ben fatte, il solco era leggermente dilatato, si vedeva l’ano, andava dal color rubino al rosa antico, le grinze a formare il fiore, il fiore più arrapante che potesse capitarmi. Fu delizioso leccare le sue natiche, il solco, la rosellina a cui dedicai tanto tempo, lo forzai un Po con le dita, mentre lei sotto di me geneva ansimando, avevo lubrificato alla perfezione l’ano del futuro piacere. Mi misi su di lei, quasi a cavallo delle sue chiappe, avevo il pisello così duro e dritto che per puntarlo contro l’ano tra le natiche, dovetti piegarmi molto in avanti, quando la cappella fu contro l’ano, diedi subito una piccola spinta, così che lei lanciò un gridolino di dolore e io gli ero entrato dentro con la cappella, il suo ano l’avevo sentito dilatarsi e acchiappare la cappella come una ventosa. Era bellissimo cazzo, stavo per rompere il culetto della mia bellissima nuora. Era così stretto che anche io sentivo dolore intorno alla cappella. Ero sul punto più bello quando suonò il suo telefonino.
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Quel telefono aveva iniziato a suonare sul più bello, proprio mentre con la cappella avevo forzato l’ano, al suono del telefono, quel genere di suoneria che conoscevo come quella di mio figlio, sentii l’ano di Monica che aveva delle contrazioni, era come se stesse boccheggiando con ...
... il culo. Sempre continuando a restare piegata in giù, lanciò un lungo gemito di incitamento per essere penetrata più in profondità. Ed era proprio ciò che desideravo. Scendere con il mio cazzo in quel bel culetto. Ricordavo quella volta che, mentre litigavano lei è mio figlio, Monica l’aveva minacciato dicendogli che si sarebbe fatta rompere il culo dal primo uomo che avrebbe incontrato. Quella fu la prima volta che pensai alla mia giovane nuora come ad una magnifica ragazza tutta da scopare, il suo culo era davvero ben fatto e mi ero augurato di poter essere io il fortunato. Ora ero lì, standogli quasi a cavalcioni sulle sue splendide natiche con la cappella incastrata nell’ano. Iniziai a scendergli dentro continuando ad entrare finché non fui tutto ben piantato in lei. Monica aveva lanciato diversi gridolini di dolore e al tempo stesso mi invitava a non fermarmi. Ho goduto come un cavallo a montarla, avevo subito iniziato ad incularla con intensità. Ero piegato io stesso in giù reggendomi con i pugni nel letto, gambe ben tese e facevo flessioni che mai avrei pensato di poter ancora fare, su e giù, fuori e dentro a quel magnifico culo che restava sempre ben proteso all’insù a farsi trapanare. Monica sotto di me si contorceva dal piacere misto al dolore, gemeva molto e come una zoccola navigata ne chiedeva ancora e ancora. Ero con il viso accanto al suo mentre stavo per sborrare, “ ora ti farcisco di sborra Monica, ti allago tutta” “ si, si, annaffiami con la tua sborra ...