1. Piero Patriaz e Fabio


    Data: 20/10/2022, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: sgattina, Fonte: xHamster

    ... impazzire..."
    
    "...E il trucco come ti sembra? Sto bene?"
    
    "Sei perfetta... forse hai appena esagerato col rossetto..."
    
    Fece un risolino. "E' vero! E' un'idea che ho avuto all'ultimo momento... Sai che ho pensato? E' la prima cosa che voglio fare a Piero appena siamo soli. Mi inginocchio, glielo tiro fuori e gli do' un tenero bacio sul cazzo. Voglio lasciargli l'impronta delle mie labbra."
    
    Mi sentivo svenire. "...e poi?"
    
    "....mmmh... mi metto a leccarlo e a succhiarlo. Voglio fargli subito capire che intenzioni ho. Voglio che capisca subito che io sono li' per essere la sua troia, e voglio che lui mi consideri la suIl "sor Alfredo", il proprietario e gestore della Casina, era un attempato signore verso i sessanta. Portava i capelli grigiastri lunghi dietro la nuca, abbondantemente unti di brillantina puzzolente, e sfoggiava due folti baffoni incolti. Dava un senso di viscido, ma tutto sommato l'avrei trovato simpatico, se non avesse avuto l'abitudine di chiamarmi "figlio mio". Figlio tuo? A chi?!!
    
    Quella mattina, mentre Patrizia era a scuola (il giorno prima aveva marinato, per venire all'aereoporto) e Piero faceva il turista in giro per Roma, ero andato a prenotare la stanza. Ci tenevo a bloccare la n7 che era quella un po' piu' ampia, visto che stavolta avremmo avuto un ospite in piu'.
    
    "Ma certo, figlio mio" mi disse il sor Alfredo con la voce arrochita dal fumo. "La sette? Vuoi stare comodo, eh?"
    
    "E' perche' stavolta... ehm... saremo in tre. Non ...
    ... ci sono problemi, vero, se siamo in tre?"
    
    Mi guardo' incuriosito.
    
    "Due ragazzi e una ragazza...". Chissa' perche' sentii di dover precisare. Cercai di nascondere l'imbarazzo, ma non riuscii ad evitare di abbassare lo sguardo.
    
    "Nessun problema!" mi rispose sghignazzando. "Credimi, figlio mio, qui ne ho viste di tutti i colori! Col lavoro che faccio... e in ogni caso puoi contare sulla massima discrezione."
    
    Inforco' gli occhiali da presbite e scribacchio' qualcosa su una specie di quadernone. Poi mi sbircio' da sopra gli occhiali.
    
    "La ragazza... sarebbe la moretta solita?"
    
    Quando si dice la discrezione... ma tanto l'avrebbe vista quel pomeriggio stesso.
    
    "Si', e' lei" confermai.
    
    Riprese la sua roca sghignazzata. "Eh, eh, eh! Una ragazza in gamba, quella, figlio mio... eh, eh! Proprio un bel tipetto... eh, eh! Tienitela stretta! Eh, eh, eh, eh!"
    
    "Mi sembra che sto facendo del mio meglio! Lei non crede?" risposi, alzando le sopracciglia e allargando le braccia.
    
    "E' vero! E' proprio vero!" Convenne. E riprese a sghignazzare. Guadagnai l'uscita accompagnato dalla sua risata, una lenta sequenza di rauchi colpi di tosse.
    
    * * * * *
    
    Patrizia era stesa sul letto nuda e guardava me e Piero come se volesse spolparci vivi. Aveva il respiro affannato e si stava lentamente carezzando tra le cosce. Non credo che qualsiasi altra ragazza, al suo posto, sarebbe apparsa meno famelica. Costituivamo un notevole spettacolo, io e il mio amico milanese, anche noi ...
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