1. Una vacanza a creta


    Data: 19/10/2022, Categorie: Tradimenti Autore: vicnick01, Fonte: Annunci69

    ... guardare e non trombare. Poi, sempre silenziosamente, fece il gesto di abbassare il costume a Federica. Io risposi nello stesso modo che lei non voleva. Ma, continuando a tenere il suo pisello in mano, insisteva mimando il gesto di abbassarlo. Lo invitai ad aspettare. Mi avvicinai a Federica e, con la scusa di spargerle la crema, abbassai il costume fino all’attaccatura dei peli. Lo guardai ma continuava ad indicarmi di abbassare ancora il costume.
    
    Allora allargai un poco le gambe di Federica e infilai il costume tra le sue labbra carnose.
    
    Il costume, adesso, si perdeva tra le labbra che fuoriuscivano coperte da una leggera peluria. Mi rivolsi a lui chiedendo la sua approvazione. Era li’ che si stava massaggiando il pisello approvando quello che riusciva a vedere.
    
    Mi alzai ed andai verso di lui. Passando, presi in mano il suo pacco e gli tastai le palle. Era ancora morbido anche se di una certa consistenza.
    
    Tornammo al nostro posto lontano dagli eventuali sguardi di Federica. C’era dietro la palma un ulteriore spiazzo coperto da canne. Mi diressi li’ e feci cenno all’uomo di seguirmi. Venne vicino facendomi cenno che voleva ancora guardare. Io mi inginocchiai sulla sabbia, gli afferrai il pisello e gli leccai il glande. Poi apersi la bocca e me lo infilai dentro. Lui non si scosto’. Anzi, inarco’ la schiena per offrirlo meglio. Lo leccai un poco e me lo spinsi nuovamente in bocca.
    
    Mi tolsi il costume e presi in mano il mio uccello. Ma, per quanto ...
    ... insistessi, non c’era verso di farlo indurire.
    
    Mi inoltrai nel canneto e, voltandomi, feci cenno ad Igor (era cosi’ che si chiamava) di seguirmi. Un po’ dubbioso mi segui’ fino a quando fummo contornati dalle canne. Mi avvicinai e ripresi in mano il suo pene.
    
    Lo accostai al mio ed incominciai piano piano a menarli insieme. Dopo poco il gioco non era piu’ divertente. Allora glielo scappellai e me lo rimisi in bocca insistendo a leccarlo ed a menarglielo. Lo attirai a me e gli passai una mano sul sedere. Cosi’ facendo mi infilavo il suo cazzo sempre piu’ in bocca. Ma, nonostante tutto non riuscivo a farlo venire. Speravo che, almeno, si inumidisse e secernesse qualche goccia ma niente. Era asciutto come una pietra. Mi sputai su una mano e me la passai sull’ano.
    
    Mi inginocchiai per terra e mi girai offrendogli le terga. Con le mani mi allargavo le chiappe fornendogli una interessante visione del mio culo aperto.
    
    “Vieni” gli dissi. Lo presi per mano e lo spostai dietro di me. Gli afferrai il cazzo e lo indirizzai verso il mio buco.
    
    Ma oggi non era interessato a me. Era completamente preso dalle curve di mia moglie e su quelle se lo stava menando.
    
    A cenni mi fece capire che sarebbe stato meglio che Federica, invece che in mezzo alla spiaggia, si fosse posta al riparo del vento dietro un basso muretto (da dove lui avrebbe potuto guardare senza essere visto da altri).
    
    Avevo rinunciato ad averlo e quindi gli feci segno di aspettare, andai da Federica e, con la scusa di ...