1. Quando il gioco si fa duro


    Data: 19/10/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: Dorotea, Fonte: RaccontiMilu

    ... trasportando come una bambola. Alan. Lucidai le labbra e quando mi mise a terra mi voltai. Lui sorrise. Richiudendosi la porta del bagno alle spalle, poi si avvicinò. Era nudo e la sua erezione mi sfiorò il ventre. Una folta peluria gli ricopriva il petto così come una barba di qualche giorno scuriva la mascella quadrata. Era la trasfigurazione della trasgressione in persona ed irrimediabilmente mi morsi il labbro inferiore. Lo volevo. Volevo ancora le sue mani ruvide, il suo respiro caldo, il suo corpo allenato e quell’affare enorme che si ritrovava tra le gambe dentro di me. Mi prese delicatamente le guance con entrambe le mani, avvicino il suo volto al mio e prese a baciarmi. Era delicato, all’inizio, poi non appena iniziai a rispondere cercando la sua lingua divenne più deciso. Ci baciammo volgarmente mentre le sue mani scivolavano sul mio collo e poi sulle spalle quindi mi spinse indietro sorridendo. Trovai il letto con il retro delle ginocchia, vi montai, poi le sue mani mi afferrarono la nuca ed iniziarono a spingere verso il basso. Voleva che glielo prendessi in bocca ed io non dissi no. Afferrai quell’asta alla base putando una mano sul letto per sorreggermi poi iniziai ad ingoiarlo. Lui gemette raccogliendomi i lunghi capelli in una coda di cavallo da cui prese a darmi il ritmo. Spingeva verso il fondo della bocca con forza gemendo di piacere ogni volta che sbatteva contro la mia gola provocandomi un conato di vomito. Aumentando il ritmo inizia a perdere bava dalla ...
    ... bocca mentre un sapore salato mi riempiva bocca e narici. D’un tratto prese a strattonarmi i capelli facendomi desistere dal succhiarlo ancora.
    
    –“Vacci piano bambolina”borbottò sorridendomi quando i nostri sguardi si incrociarono. Mi tirai su con la schiena pulendomi dalla saliva che mi sporcava le labbra con il dorso della mani, poi ci baciammo ancora. Mi lasciò i capelli accarezzandomi le guance, il collo, le spalle e poi scendendo verso i seni. La mia seconda scarsa sparì completamente all’interno delle sue mani quando lì strizzò facendomi gemere.
    
    – “Sei così bella e giovane…” bisbigliò prima di abbassare il viso ed andare a risucchiare uno dei seni all’interno della bocca. Gemetti di piacere inarcando la schiena ed offrendomi ancora di più a lui. Febbricitante cercai la mano con cui mi strizzava l’altro seno, facendola scivolare al centro delle mie gambe. Usando le sue dita inizia a toccarmi. Dio, ero gonfia e bagnata come mai lo ero stata prima. Lui sorrise lasciandomi andare il seno prendendo il controllo della situazione. Prese a pizzicare e stuzzicare quel misero pezzetto di carne all’apice delle mie labbra, scivolando poi indietro con tre dita e conficcandosi dentro di me. Tutti i muscoli del mio corpo si tesero per quella inaspettata invasione. Era magnifico, e quando prese a spingere e poi ritrarsi ad ogni colpo secco e deciso i miei piccoli seni sobbalzavano. Gemevo forte e senza ritegno, incurante di essere udita da qualcuno. Lo volevo, volevo quei colpi, ...