Quando il gioco si fa duro
Data: 19/10/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: Dorotea, Fonte: RaccontiMilu
Ho dolore ad ogni muscolo del corpo. Vacillo sulle gambe richiudendomi la porta del bagno alle spalle mentre l’aria fresca supera la barriera dall’accappatoio accarezzandomi la pelle. Rabbrividisco. Quando mi volto lui è lì, sdraiato a letto con un occhio chiuso ed uno aperto. Le lenzuola lo coprono fino a metà busto. Mi fissa domandandomi con voce assonnata:
– “Ma quanto ci hai messo? Credevo fossi scappata” sorride appoggiando la nuca sul cuscino, chiudendo gli occhi e tornando a dormire. Io dopo un sorriso mesto mi avvicino al letto, mi siedo e mi sdraio. Afferro il lenzuolo e mi copro. Non ho freddo. L’acqua calda della doccia ha reso la mia pelle calda ed umida, se poi ripenso a cosa è successo in quel bagno… lo divento ancora di più.
—————————————-
Tre anni fa con la spensieratezza dei miei 20 anni mi sono lasciata alle spalle un piccolo paese della pianura padana per una grande città del nord Italia dove, dopo essermi iscritta alla facoltà di Giurisprudenza, ho trovato lavoro in un pub. E’ proprio qui che ho conosciuto David. Alto, moro, occhi azzurri ed un fisico scolpito da giocatore di rugby semi professionista. Veniva al pub insieme ai suoi compagni di squadra dopo ogni allenamento per bere e mangiare qualcosa. Alcune volte anche in compagnia dell’allenatore. Se per prestanza fisica potevano incutere timore, in realtà non erano altro che dei ragazzi timidi e rispettosi delle regole. Iniziai ad uscire con David sempre più spesso, la maggior parte delle ...
... volte in compagnia di altri ragazzi della squadra fidanzati o no. Mi divertivo. Si rideva e si scherzava. Alcune volte ero andata anche in trasferta con la squadra, occasioni in cui avevo approfondito la conoscenza di Alan, l’allenatore. Era un ex giocatore professionista che a causa di un infortunio serio aveva dovuto abbandonare riciclandosi come allenatore. Portava bene i suoi cinquant’anni. Capelli scuri, leggermente brizzolati, una mascella quadrata, due occhi piccoli e scuri, delle mani enormi ed un corpo grande ed asciutto che per nulla sfigurava accanto a quello dei suoi giocatori di trent’anni più giovani. Anche in occasione della trasferta per la semifinale di categoria mi aggregai a loro e per la prima volta ottenni il permesso di dormire in camera di David anche la sera prima della partita. Alan si fidava dei suoi giocatori e se chiedeva loro di astenersi dal bere o dal fare sesso, sapeva che loro per rispetto lo avrebbero fatto – recuperando la sera successiva, ovvio! -. Fu per questo motivo che dopo aver consumato la cena in albergo ognuno raggiunse la propria camera per riposare. Ammetto che ero eccitata per il fatto di trascorrere la notte con lui e non nascondo di averci anche provato a farlo cadere in tentazione. Tutto si era concluso con qualche caldo bacio e le sue dita dentro di me per provocarmi un orgasmo. Lui si era steso a letto ed io spenta la luce ero sgattaiolata nel bagno per lavare via la delusione con una doccia calda. Non volevo svegliarlo e così ...