Sara, la Webcam Girl
Data: 18/10/2022,
Categorie:
Etero
Incesti
Autoerotismo
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... sentendosi quasi vicina al limite, tornò a guardare la webcam: anche lui non poteva essere lontano dal climax. E infatti il suo tempismo fu perfetto, perché dopo pochi secondi vide Alberto esplodere in un potente e copioso orgasmo. Osservò vogliosa gli schizzi imbrattargli il petto, mentre l’espressione del viso tradiva il piacere che stava provando in quel momento suo nipote. Fu il colpo di grazia: ancora un paio di affondi, e anche per lei arrivò il momento di godere. Gli spasmi del bacino e le urla annesse andarono avanti per diversi secondi, proiettandola in un mondo onirico che solo con gli orgasmi più intensi riusciva a raggiungere.
Quando alla fine Sara si ridestò, poté gustarsi sullo schermo l’espressione beata di Alberto, che si era visto tutto lo spettacolo dalla prima fila. Colta da un istintivo imbarazzo, chiuse le gambe e mise un braccio sopra al seno, per coprirsi un po’. Poi in meno di un minuto salutò tutti, ringraziando per la partecipazione, e chiuse la sessione. Forse era stato un nuovo briciolo di lucidità, smaltita l’adrenalina, a farla scappare via senza neppure salutare Alberto. O forse una punta di ansia post-coitale, quel misto di agitazione e malinconia che ogni tanto la sorprendeva dopo un orgasmo. “Che zia depravata” non poté fare a meno di pensare, mentre si infilava nella doccia per ripulirsi di tutto quell’olio che si era cosparsa addosso. Fece una doccia fredda, che la aiutò a calmarsi. Uscita dal box, mentre si legava l’asciugamano ...
... appena sopra al seno, si guardò allo specchio, passandoci anche una mano sopra per togliere l’appannamento causato dal vapore. Ora era più tranquilla, si sentiva meno in colpa. Alberto era maggiorenne, era pure un bel ragazzo, e si era appena divertita con lui in maniera abbastanza innocente, come aveva fatto con tanti altri. Ma lui la pensava allo stesso modo? Mentre in camera si infilava gli slip, per lei divenne importante, anzi fondamentale, appurarlo. O forse aveva solo voglia di rivederlo faccia a faccia? Qualunque fosse il motivo, Sara prese il telefono e, invece di scrivergli semplicemente un messaggio, si scattò un selfie un po’ malizioso. Addosso in quel momento aveva solo un paio di mutandine bianche, e per coprire il seno usò un braccio. Dietro di lei, era visibile il computer. “Oggi internet va un po’ a singhiozzo, avrei bisogno dell’aiuto di un esperto… Cena da me?”. Uno, due, cinque secondi di attesa. Invio. Aprendogli la porta, lo accolse con un sorriso caloroso. Non si erano più parlati realmente da quel confronto nel bar, anche se nel frattempo di cose tra i due ne erano successe. Sara voleva evitare un’atmosfera pesante o di imbarazzo, e si comportò come se nulla fosse accaduto. Da parte sua, anche Alberto stette al gioco. Neppure lui sapeva bene cosa aspettarsi da quell’invito a cena, anche se la foto discinta di sua zia che lo accompagnava gli faceva sperare che perlomeno si sarebbe divertito. Notò che l’abbigliamento di lei non era dei più provocanti: una ...