1. Sara, la Webcam Girl


    Data: 18/10/2022, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... si decise finalmente a lasciare la presa. Si rialzò in piedi facendo leva sul bracciolo della sedia, e poi senza guardare negli occhi suo nipote – e continuando a non dire alcuna parola – si girò e uscì dalla stanza.
    
    Al ritorno la strada le pareva non finire mai. Per fortuna a quell’ora non c’era molto traffico, perché stava facendo fatica a concentrarsi sulla guida. Continuava a ripensare a quant’era accaduto in quella stanza, al pene duro di Alberto, a come l’aveva fatto godere con la sua mano… Si guardò proprio quella mano, che aveva ripulito velocemente in cucina con una salvietta prima di uscire, e non resistette alla tentazione: la staccò dal volante e se la portò al viso. Riusciva ancora a sentire l’odore di sperma tra le dita, una sensazione inebriante che le fece perdere ancora di più il controllo. Al primo semaforo rosso, l’altra mano andò a infilarsi furtiva sotto la gonna. Spostare leggermente gli slip fu un’operazione rapida, e a quel punto Sara iniziò a stuzzicarsi il clitoride con due dita. Era già bagnatissima, e aveva la netta sensazione che sarebbe comunque venuta da un momento all’altro, anche se non si fosse toccata. Quel contatto non fece altro che accelerare le cose: Sara venne lì in macchina, bagnandosi tutta la gonna, e fu per lei un’impresa quasi titanica trattenersi dall’urlare per il piacere. A ridestarla fu il suono del clacson della macchina dietro di lei, il semaforo era diventato verde e lei ancora non accennava a ripartire. Fu solo in quel ...
    ... momento che si accorse del ciclista fermo sul lato della strada alla sua destra, dalla parte del passeggero, che la stava fissando con un’espressione incredula ed eccitata. Senza perdere il proprio contegno, Sara tirò fuori la mano da sotto la gonna, innestò la prima e finalmente ripartì. Per un paio di giorni, Sara si prese una pausa dalla propria attività. Aveva bisogno di riflettere, di stare sola, semplicemente di staccare per un po’ da tutto e da tutti. La avrebbe aiutata forse parlare con qualcuno di quanto era successo con suo nipote, ma con chi? Non aveva nessuno di cui si fidasse a sufficienza per confessare una cosa tanto peccaminosa. Nel frattempo Alberto non si fece sentire. Non un messaggio, non una email… In fondo Sara era contenta che lui avesse capito di doverle lasciare il suo spazio, anche se non poteva fare a meno di chiedersi come lui stesse vivendo tutta quella situazione. Magari ciò che avevano fatto gli era bastato per soddisfare i propri desideri, magari era già passato alla cotta successiva. Da un diciottenne ci si poteva attendere di tutto, in fondo. Eppure a questo pensiero Sara non riuscì a trattenere una punta di gelosia. Quella pausa la aiutò comunque a ritrovare la serenità, e così il terzo giorno tornò a trasmettere in diretta. Le era mancato il contatto con i suoi utenti, quasi non ci credeva ma era davvero così. Quando la videro online, la riempirono subito di feste e di domande, tutti felici per il suo ritorno dopo quella breve assenza. E non ...
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