1. Una mistress e il suo gioco


    Data: 15/10/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: mida, Fonte: Annunci69

    ... sua voce è un sussurro “si”
    
    “allora giù la testa” spingendogliela verso il basso proseguo con il mio monologo
    
    “Dicevo che sei ridicolo ora sai? Non sei più il gran signore in giacca e cravatta della settimana scorsa.. bell'incontro il nostro.. ora sei solo un uomo nudo che striscia ai miei piedi.. tutto ribaltato.. ridicolo e divertente non trovi?” lo schernisco e la cosa mi diverte.
    
    Gli metto gli stivali davanti alla faccia. Vedo che l'eccitazione sale.
    
    “forza levameli.. lo vedo che stai bramando per farlo, tra poco sbavi..” Lentamente e dolcemente mi sfila gli stivali, e osserva i miei piedi come se fossero la porta del paradiso.
    
    Con un po' di goffagine li tiene li, in mano, come se non sapesse bene cosa farci.
    
    “Appoggiali no?!” gli indico un posto a caso.
    
    “E adesso dimmi cosa vorresti fare con i miei piedi?” li guarda con adorazione.
    
    “Leccarli, Signora”
    
    “Concesso!” rispondo.
    
    Comincia a leccarli pian piano, tra le dita, sulla pianta, cerco di spingere tutto il piede in bocca. Mi eccito.
    
    “ora , pensi di essere capace di mettermi le autoreggenti? Prendi quelle nere, nel mio zaino e vediamo cosa sai fare!”
    
    Prende le autoreggenti come fossero reliquie, e un po' impacciato, le infila. Su mio ordine mi rimette gli stivali.
    
    Mi alzo e lo lascio così. Tolgo la camicetta con gesti sicuri e adesso si fa sul serio. Un bel corpetto stringe il mio piccolo ma sodo seno, la gonna nera avvolge i fianchi e lascia intravedere le autoreggenti. Lo ...
    ... stivale da il tocco finale.
    
    “sdraiato per terra” gli dico.
    
    Calpesto proprio la, dove la sua eccitazione continua prorompente a farsi strada.
    
    Geme ma resiste.
    
    “Qual'è la tua parola?” gli chiedo “quella che ti salva?”
    
    “non lo so”
    
    “Te la do io la parola e sarà caramella!”
    
    “si” sussurra
    
    “quando la devi usare? Ripeti forza!”
    
    “Quando non riesco a sopportare più il dolore!”
    
    “Sbagliato cazzo, sbagliato!!” urlo e lo guardo davvero male! “Ma allora non hai capito niente!!”
    
    Mi guarda spaesato e silenzioso..
    
    “Quando il dolore non è più piacere, a questo punto dirai...”
    
    “caramella!” sussurra di nuovo
    
    “Voce cazzo voce!!”
    
    “CARAMELLA!”
    
    ecco così va meglio!
    
    Gli oggetti che ho chiesto di preparare sono li che aspettano solo di essere usati.
    
    Amo gli oggetti di uso comune che possono trasformarsi in oggetti di sadico piacere.
    
    Comincio con le corde e tutto sta al mio ingegno e alla mia fantasia.
    
    Dove e come posso legarti? Mi guardo in giro, osservo la stanza e trovo i punti giusti.
    
    Blocco le mani, blocco i piedi, gambe aperte.
    
    Esposto, così mi piace, osservo soddisfatta il mio lavoro.
    
    Molto lentamente mi sposto, giro intorno e sento la sua paura, il suo timore, quella tesa eccitazione dell'attesa.
    
    Chissà con cosa deciderò di iniziare?
    
    Mollette, cera? O forse un po' di solletico? La sua mente brama per ottenere risposte. Ma scelgo un altra corda.
    
    Mi avvicino e schiaffeggio il pene che svetta in alto. Geme
    
    Con la corda giro ...
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