1. Una mistress e il suo gioco


    Data: 15/10/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: mida, Fonte: Annunci69

    ... provare piacere non mi diverto più e perdo l'eccitazione che mi accompagna.
    
    Dipende molto da me, da come mi sento, da quello di cui ho voglia. Non so bene come è nata questa cosa so solo che c'è sempre stata.
    
    Sono selettiva e molto pignola sugli uomini che “utilizzo” per questi giochi, almeno così io li definisco. Devono essere aperti mentalmente un po' a tutto, e devono essere capaci di giocare su due aspetti, la ribellione e la sottomissione. Devono essere capaci di sopportare, di non compiacere solo per il gioco. Il mio piacere è proporzionale a quello di colui che sottometto. Non ci sono scappatoie , si dice chiaro da subito quello che piace e quello che no e se non si è compatibili si molla la presa. Non ha senso inscenare ridicole scenette, non è quello che cerco, mi sentirei solo sciocca.
    
    Poi c'è la logistica.. location, età, esperienze personali variano da uomo a uomo e devo essere consapevole che contano parecchio in quel che cerco.
    
    Dopo aver discusso ore su cosa fare e no ci vuole sempre un incontro di conoscenza. Capita a volte che un uomo mi vada a genio dietro uno schermo e poi nel reale non mi vada per nulla. Dopo un po' comincio a capire cosa si cerca e se si pensa al sesso, con me hai subito chiuso.
    
    Già perché il sesso in queste cose non c'entra proprio nulla..è qualcosa di mentale ma molti credono sia una scappatoia per trovare una che ci stia più velocemente.
    
    Ma esattamente cosa mi piace? E' difficile da dire, da far comprendere e da ...
    ... mettere in pratica..
    
    Questo incontro è in una casa. La vedo più pericolosa di altri posti a volte... ma non devo pensarci, conosco i rischi che corro, ma il piacere è più forte. Prendo le mie precauzioni e la cosa davvero sciocca è che a volte l'uomo le precauzioni te le offre lui stesso. Basta solo portarlo dove vuoi arrivare. Vogliamo chiamarla manipolazione? Forse. Alla fine è un gioco erotico mica etica professionale. Sembra triste detta così.. ci si usa. Non in tutti gli incontri. Con pochi (davvero troppo pochi) ho instaurato un amicizia che va oltre ogni limite; non c'è amicizia più vera di quella che nasce da questi incontri perché è dare all'altro qualcosa di così intimo e privato che condividerlo poi anche come amici è sensazionale. Se ne può parlare, apertamente, senza nascondere emozioni e sentimenti come si fa nella società. Senza vergogna. I pregiudizi sono ancora fortissimi che non oso raccontarlo ai più.
    
    L'arrivo mi da sempre un brivido; rileggo l'sms ma è chiaro.. -la casa rossa in fondo alla via, quando ci sei davanti mi chiami-.
    
    Ci sono direi. La tensione non mi molla, è un pugno chiuso nello stomaco.
    
    Cellulare alla mano “Sono qui..” secca e senza convenevoli, non servono.
    
    “Ti apro” quasi intimorito, e io ancor un poco più eccitata al solo sentire una vocina così.
    
    Con passo veloce e deciso entro, chiudendomi la porta alle spalle. E' in piedi davanti a me.. vestito... indossa quello che gli avevo chiesto di mettere. Ridicolo..
    
    “Spogliati!” il ...
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