Mia moglie Monica e Alex vanno al lago – 1a parte
Data: 09/10/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Nebulus_Drake, Fonte: EroticiRacconti
... shorts…”.
“Coosa?” Dico io, fingendomi sorpreso e incredulo, cercando di celare la mia enorme eccitazione di fronte a quanto mi raccontava e che speravo che così andasse a finire…
“Ma sì…”, continua lei, “mi ha piazzato la sua mano proprio lì e ha iniziato a ravanarmela di brutto sopra gli shorts…”. Io dentro di me ero al settimo cielo ma fuori perduravo nella mia simulata sorpresa, rimanendo a bocca aperta come un pesce appena pescato…
“Capisci che io sono rimasta allibita! Mai mi sarei aspettata una tale azione da Alex, così educato ed impacciato in tutto che sembra essere il clone di Jerry Lewis…”.
“Ma ti sei ripresa dallo stupore? Come hai reagito? Immagino che gli avrai mollato uno sberlone da cappottarlo…”.
“Macché! Lo sbigottimento è durato solo qualche istante. Sarà che ho sempre nutrito una certa tenerezza per quell’imbranatone e ho sempre apprezzato la sua grande educazione e il suo garbo, sarà stata quella splendida atmosfera della serata, che insomma…”.
“Che insomma? L’hai lasciato fare?”
“Ohh amore, sì, l’ho lasciato fare.., anzi, gli ho reso anche più facile la ravanata, scostando un po’ le gambe che prima erano unite mentre ero appoggiata al cofano della macchina ad ammirare il lago… e così gli ho permesso di portare più in profondità la mano sulla mia patatina…”.
La mia erezione aveva raggiunto livelli che reputavo impensabili ma non volli fare o dire nulla per non ritardare il prosieguo del suo racconto.
“Con la sinistra mi ha ...
... abbracciato sulla vita, un po’ per dimostrarmi tenerezza, ma anche, penso io, per poter esercitare maggiore pressione sulla mia patatina con l’altra mano.”.
“Dopo qualche minuto di quel trattamento ero già parecchio eccitata e ho avvicinato la mia bocca alla sua affinché percepisse meglio il mio ansimo di godimento che cresceva. Lui mi guardava con dolcezza senza osare di baciarmi. Io non desideravo baciarlo ma ogni tanto gli toccavo un labbro con la punta della lingua. Penso che non osasse ricambiare, forse pensava di aver già chiesto troppo a me e alla sua buona sorte.”.
“Al crescere dei miei sospiri rispose slacciandomi gli shorts e infilandoci la mano fino a raggiungere nuovamente la mia patatina, fasciata da un liscissimo e sottile perizoma in lycra aderente. Prosegue a toccarmela ma ora la liscezza del perizoma gli facilita lo sfregamento. Poi rallenta, chiude leggermente la mano a cucchiaio. Adesso ho la mia patatina completamente chiusa nella sua mano a cucchiaio, mentre con l’indice mi stuzzica il clitoride con movimenti circolari ora più leggeri, ora più decisi”.
“Amore… ero in un lago… ‘al lago’”, dice spiritosa. Rido e le sorrido, togliendomi dalla faccia il finto stupore e, guardandola sua complice, la lascio proseguire.
“Non saranno passati più di due minuti che mi avvicino al suo orecchio e riesco solamente a sussurrargli ‘ohhh vengooo…’ prima che un orgasmo squassante mi attraversasse tutto il corpo come una saetta. Non riuscii a trattenere gli spasmi ...