Mia moglie Monica e Alex vanno al lago – 1a parte
Data: 09/10/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Nebulus_Drake, Fonte: EroticiRacconti
Un afoso pomeriggio di luglio, mia moglie Monica alternava la tintarella con frequenti tuffi nella piscina di casa nostra, mentre io alternavo un po’ di lavoro nel mio studio con qualche bagno ristoratore.
Arrivarono le 17 e per Monica era ora di andarsi a preparare per uscire. Aveva concordato con un gruppo di suoi allievi e allieve di andare a mangiare la pizza in una località sul lago, ad una trentina di km da casa nostra.
Io, nel frattempo, rimasi a mollo in piscina, nuotando pigramente.
Dopo circa un’ora, vidi Monica attraversare il giardino e dirigersi verso di me. Era splendida, con i suoi shorts gialli attillati e la maglietta bianca a costine super aderente, senza reggiseno, che metteva in risalto n la sua terza misura scarsa che con quella maglietta sembrava una quarta abbondante. I suoi capelli biondi, il trucco e l’abbronzatura erano perfetti, uniti ai sandaletti con tacco alto e alla sua statura di 1,75, completavano la splendida immagine di Dea della Bellezza.
Esco quindi dalla piscina per andarle incontro a salutarla e, anche se il desiderio di toccarla era grande, non lo feci per timore di bagnarla. Si accorse della mia notevole erezione contenuta a malapena dai mie boxer aderenti del costume da bagno, al che mi prende il pisello tra pollice e indice attraverso la stoffa, mi da due o tre segate dicendomi: “Quando rientro dobbiamo fare qualcosa per calmarlo…”. Ricambia il mio bacio con un po’ di lingua, si dirige verso la sua macchina e mi ...
... manda bacetti mentre fa manovra per uscire dal cancello.
Rimango in piscina fino alle 20, ceno e guardo la TV, fino al suo rientro verso le 2, allorché sento aprirsi il cancello, la sua macchina parcheggiare e il rumore di tacchi che echeggia sotto il portico avvicinandosi all’ingresso di casa.
Entra ed è splendida come quando è uscita, con un sorriso smagliante mi viene in contro e mi bacia. Mentre posa la borsetta e le chiavi della macchina, le chiedo: “Com’è andata? Divertita?”
Lei risponde “Ohh amore, la serata era appena iniziata e già ero incazzata!”. Nel frattempo ci sediamo sul divano e lei è rivolta verso di me con le gambe raccolte sulla seduta del divano, mentre con una mano mi accarezza amorevolmente i capelli.
“Come mai?” dico io sorpreso, dato che, dal sorriso che aveva appena entrata, mi sembrava fosse andato tutto per il meglio.
“Eravamo d’accordo di trovarci tutti al parcheggio tal dei tali per le 19,30, poi saremmo andati sul lago tutti insieme. Alle 20 mancava ancora un po’ di gente perché in ritardo o non trovavano il posto; quando sono arrivati più o meno tutti c’era chi non voleva più andare al lago, chi gli andava bene il lago ma non voleva la pizza, chi la pizza sì ma non in quel locale… quindi, davanti a tanta indecisione, dato anche l’incredibile giro di telefonate e messaggi che avevano preceduto il ritrovo, nei quali sembravamo tutti d’accordo su meta e cibo, mi sono incazzata e ho detto che me ne sarei tornata a casa da mio ...