1. La mia storia 14 – Il sogno diventa realtà – Parte 2


    Data: 09/10/2022, Categorie: Racconti 69, Cuckold Racconti Erotici, Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu

    ... neanche le nove quando annoiato la spegne e
    
    decide di andarsene a letto; mette un lenzuolo e un cuscino sul divano, con
    
    l’intenzione di andare a dormire li quando Laila rientrera’, cosi’ non la sveglia
    
    la mattina dopo per andare al lavoro; poi apre una rosetta e la imbottisce con
    
    due fette di provolone, la sistema su un piatto e avvolge il tutto con il
    
    cellophane; accanto scrive un bigliettino: <<Amore mio ben tornata, ho pensato
    
    che potresti avere fame; poi svegliami cosi’ ti lascio il letto e mi sistemo sul
    
    divano per non disturbarti quando mi alzo per andare al lavoro>>; spegne la
    
    luce e se ne va in camera da letto, si toglie la vestaglia rimanendo nudo ed
    
    accende la piccola TV mettendo il timer a un’ora; neanche mezz’ora dopo la TV
    
    continua a parlare con l’accompagnamento di lui che russa fragorosamente.
    
    Sono le tre di notte quando una macchina si ferma davanti al villino, una
    
    BMW nera con il logo del club prive’; Laila saluta l’autista, che le risponde
    
    che sara’ li il pomeriggio alle 18:30, entra lasciando richiudere il cancello
    
    dietro di se e si dirige verso la porta di casa.
    
    La serata le e’ sembrata lunghissima, anche se lei e’ stata professionale come
    
    sempre con i clienti; ma chi la conosce bene, come la collega Rossana che
    
    dirige il club insieme a lei e ad un tale Rodolfo, ha notato che c’era un che
    
    di diverso: “Oggi sembri impaziente di andartene cara; mi sa che hai qualcuno
    
    che ti aspetta e sono ...
    ... felicissima per te” le parole della collega le risuonano
    
    in continuazione, mentre impaziente apre il portoncino di casa.
    
    Un leggero moto di delusione la coglie, vedendo che e’ tutto buio e che Marco
    
    non e’ rimasto sveglio ad aspettarla; ma capisce che e’ una pretesa assurda la
    
    sua, e dopo aver posato la borsa ed essersi tolta le scarpe si reca verso la
    
    stanza da letto quasi di corsa; ancora prima di arrivare sulla soglia sente
    
    il profondo russare di Marco e si affaccia e lo ammira nudo e sdraiato di
    
    fianco, come quando dormono insieme: “Amore mio, oggi ho contato i minuti che
    
    mancavano per ritornare; quanto ti desidero” sussurra mandando un bacio verso
    
    di lui; poi si volta e comincia a spogliarsi, e solo dopo essersi denudata
    
    nota il panino sul tavolo con il biglietto, e dopo averlo letto si intenerisce:
    
    “Ma sei proprio un angelo amore mio, altro che fame, non tocco cibo dalle 18,
    
    figurati un po'”; va a lavarsi le mani sul lavello ed attacca il panino con
    
    voracita’, finendolo in neanche cinque minuti; si lecca le labbra soddisfatta
    
    e se ne torna in stanza da letto, lasciando i vestiti sulla sedia; accende
    
    l’abat jour dal lato del letto vicino alla porta e gli gira intorno, per
    
    mettersi davanti a Marco che, girato di spalle alla porta, continua a russare
    
    fragorosamente; dal cassettino prende la crema che gli sta mettendo dal venerdi’
    
    sul cazzo, e poi comincia a strusciare la sua cappella sulle labbra semiaperte
    
    di lui; dopo due ...
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