1. Storia di Rosy


    Data: 08/10/2022, Categorie: Cuckold Etero Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu

    Abitava la casa di fronte alla mia, sullo stesso pianerottolo. Avevo trovato quel mini-appartamento quando dovetti trasferirmi per lavoro in quella cittadina. Lei aveva 28 anni, io quattro in meno, ed aveva un corpo davvero grande; alta più di me, era massiccia, non grassa, direi un fisico da lottatore. Capelli scuri, grossi seni, bei coscioni e la pelle ambrata che dava piacere a toccarla. Vestiva a maschiaccio, jeans e maglione. Il viso non era brutto ed a me piacevano le sue labbra spesse. Si chiamava Rosy, lavorava in una piccola industria. Ci eravamo conosciuti sul pianerottolo, ma per una settimana non ci incontrammo a causa dei miei turni di lavoro. Seppi che aveva perso il suo lavoro.
    
    Un pomeriggio che ero libero dal lavoro, andai in centro a fare acquisti e la incontrai per caso. – Ciao, Rosy. Dove vai di bello? – Ciao , Gigi. Sono andata a parlare per un lavoro. Niente da fare. – Hai problemi? Ti ricordi che hai un amico che abita la porta di fronte alla tua? Ti va di prendere qualcosa al bar? – Si, grazie. Magari un caffè. Tu sei sempre gentile con me, Gigi. – Si, ho simpatia per te. – Ma non mi inviti mai a casa tua. – Abitate alla porta accanto….. – Non dicevo con la mamma, dicevo da sola. Il messaggio era chiarissimo. – Beh, oggi sto a casa. Vieni a prenderti un caffé….ma non è che poi tua madre si dispiace che vieni da me da sola? – No, e poi lei oggi non c’è, torna stasera. Tornando mi fermai in profumeria a comprare acqua di colonia. Pensai di regalarle ...
    ... un profumino, un gesto gentile, ma poi volli un prodotto di qualità. L’avrei un po’ consolata col regalo. Quando entrò da me le dissi che avevo un regalo per lei. Aprì il profumo, lo annusò e disse. – Ci hai speso molti soldi…….per me. Nessuno mi fa mai regali. Grazie. Mi venne vicina e mi baciò sulla guancia, ma nel farlo mi fece sentire il suo corpo vicino al mio, i suoi grossi seni sul mio petto. E allora presi coraggio, la carezzai sul viso e la baciai sulle labbra e lei mi prese e mi baciò in bocca. – Non lo so se io ti piaccio – disse – ma tu mi piaci molto. Ci sto con te, se mi vuoi. Vengo stasera, quando la mamma dorme torno qui, lasciami la porta accostata. Venne verso le dieci di sera. – Rosy, stiamo tranquilli? – Si, la mamma dorme. Non mi dai un bacio? La baciai prendendole i seni nelle mani. Misi le mani sotto il suo maglione. – Aspetta – disse – me lo tolgo…o vuoi che mi levo tutto? Ci mise un attimo a spogliarsi ed io ero affascinato dal quel grosso corpo e dalla sua disponibilità. Le baciavo e succhiavo i capezzoli e con la mano le toccavo tra le cosce e lei le allargò per farmi toccare la fica. Si mise sul letto e mi aprì le cosce. Aveva una pelle vellutata, molto bella da toccare ed aveva fretta di essere penetrata. Facemmo l’amore e la sentii venire dibattendosi mentre la chiavavo. – Così, Gigi, bravo, fammi venire, fammi venire. Ma non venirmi dentro stasera, mi metti incinta. Lo tirai fuori appena in tempo e lei mi aiutò a venire con la mano. – Gigi, ora ...
«1234...»