La villa
Data: 28/09/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: DaroAndWifey, Fonte: Annunci69
Non aveva mai creduto che posti come la Villa esistessero davvero. Li aveva visti nei film, ne aveva letto sui libri, qualche volta forse li aveva perfino sognati. Ma erano solo quello appunto, fantasie, o sogni. Poi era finita in uno strano giro come sempre per una questione di soldi o almeno cosi era stato per lei. Un affitto troppo alto, nessun aiuto dalla famiglia e lavori a progetto che non davano alcuna garanzia. Era finita cosi a fare la squillo, la escort come amava definirsi per scacciare quella sensazione di squallore che aveva dentro senza mai riuscirci davvero.
Ammirava le donne che riuscivano a farlo senza remore, senza vergogna, perfino godendosi quella vita e i clienti che la riempivano ma per lei non era cosi. Forse non voleva che diventasse cosi perché abituarsi a quel mondo, farlo diventare parte integrante della normalità sarebbe stato come tradire se stessa, diventare un’altra che non voleva essere.
E ora questo, il punto più alto o forse il più basso di questa sua nuova carriera. Un invito incomprensibile mandatole da uno dei suoi clienti più ricchi, un anziano politicante con una passione morbosa per i collant bianchi, una macchina con tanto di autista venuta a prenderla nel cuore della notte e infine, dopo due ore di viaggio, la Villa. Nascosta da un bosco persa dentro una proprietà di qualche chilometro quadrato, era illuminata come per una serata di gala con una sfilata di macchine davanti alla scalinata dell’ingresso degna di un party di ...
... Hollywood. La Villa le sembrò subito lo scenario di un film: surreale e pericolosa.
Venne portata su al secondo piano dopo essere entrata da un ingresso laterale, quello della servitù probabilmente, e li trovò steso su un letto il suo costume di scena. Già perché le stranezze erano solo cominciate con quell’invito ma stavano diventando sempre di più. Una notte in costume, non certo per un carnevale normale perché il suo era costituito da una guepiere di seta con calze bianche dalle balze di pizzo finemente ricamate, scarpette francesine con un tacco da tortura cinese e in pratica niente altro. Niente reggiseno per cominciare perché la guepiere non lo copriva ma lo sosteneva esponendolo in un osceno balconcino settecentesco. Niente mutandine naturalmente. Era nuda, semplicemente esposta a chiunque volesse guardarla.
E usarla. Questo le fu detto subito dopo essersi ripresentata con indosso il suo costume. Un affettato maggiordomo probabilmente omosessuale l’ha squadrò con aria di sufficienza e girandole intorno per sistemarle i lacci della guepiere con aria seccata le spiegò le poche semplici e inviolabili regole di quella festa. Lei sarebbe stata un oggetto, uno dei divertissement degli invitati sia uomini che donne e per loro e con loro avrebbe fatto qualsiasi cosa le fosse stata chiesta o ordinata. Qualsiasi cosa…queste parole la fecero rabbrividire.
Aveva già avuto a che fare con clienti dai gusti perversi e in qualche caso aveva scoperto che in fondo non le dispiaceva ...