1. Sprecata


    Data: 24/09/2022, Categorie: Masturbazione Autore: Malena N, Fonte: EroticiRacconti

    ... a me.
    
    Apro wathsapp facendo i conti con l’impazienza che ho di parlarti. L’irrequietezza che mi fa perdere lucidità, è già fra le mie cosce aperte alla sola idea di dirti che cosa ho fatto e come l’ho fatto. Fremo per dirti che sono vestita come piace a te e il solo pensare di farti vedere con quanta attenzione ho curato ogni dettaglio, mi accende un fuoco in corpo che già mi brucia.
    
    “Scusami se non ti rispondo sempre ma sono troppo impegnato in questi giorni, ho tanto da fare.”
    
    Che messaggio paraculo, paraculo come solo tu sai essere. Sfoggi un tono docile solo per tenermi buona.
    
    E infatti lo “scusami” iniziale mi costringe a far la comprensiva che non sono, ma non mi pesa.
    
    Perché se cominciassi con le mie solite paranoie e mettessi in dubbio il tuo da fare, se ti dicessi che mi fai impazzire, cazzo, quando per giorni ti allontani, che sono gelosa, gelosa sì e da morire, ne uscirei come sempre sconfitta. E scoperta.
    
    E non è quello che voglio ora.
    
    Le dita giocano con i cerchi grandi che ho alle orecchie, le gambe strusciano sulla coperta rossa come il vestito, la verità è che ormai sto già pensando a cosa posso prendermi ora e non più a quello che non sono riuscita a prendermi prima.
    
    “Ma davvero sei così impegnato? Ma che palle! Beh mi dispiace per te, non sai che ti perdi.”
    
    Mi scatto una foto e te la invio, la lingua sulle labbra schiuse come quando ti invito a mettermi il cazzo in bocca perché ho voglia di succhiartelo.
    
    Quanto mi fa eccitare ...
    ... sapere che sei dall’altra parte, che mi risponderai forse con un audio e che al solo suono della tua voce mi bagnerò copiosamente offrendoti la mia versione migliore. La fica pulsa e tutto ha un sapore già fottutamente diverso dal mio assolo di prima, è decisamente più forte, più intenso, più sporco.
    
    Lo squillo del telefono mi fa sussultare, non mi aspettavo chiamassi, sono su di giri.
    
    “Pronto?” Rispondo quasi sussurrando cercando di non tradire l’emozione. Perché è sempre questo l’effetto che mi fai e non ne ho il controllo. E poi ormai non ci contavo più, pensavo di dover uscire di scena senza averti mai visto seduto in sala.
    
    “Ehi tutto bene? Sono in macchina, ti ho chiamata perché sono curioso di sapere che cosa mi sono perso, bellissimo il vestito.”
    
    Cosa ti sei perso. Da dove comincio, vediamo.
    
    “No è che mi sono vestita e truccata più volte e tutte le volte ti ho aspettato..solo che non ti sei fatto vivo e quindi poi ho giocato sola.”
    
    La verità nient’altro che la verità.
    
    “Ma la foto che mi hai mandato è di adesso? Sei vestita così?”
    
    “Si e mi sento davvero sprecata.”
    
    “Sprecata e perché? Non ti sei divertita? Che vorresti fare, dimmi.”
    
    Adoro recitare la mia cantilena. Ancora di più quando lascivamente mi tocco e ti sbatto in faccia le mie perversioni.
    
    “Lo sai già. Non lo immagini? Vorrei scopare così, con questo vestito rosso addosso. Tanta fatica per trovarlo come volevo, scollato, stretto e poi? L’ho messo più volte per ritrovarmi più volte ...