1. VIAGGI IN PULLMAN (cap.1) L’incontro con Silvia


    Data: 21/09/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: paco, Fonte: RaccontiMilu

    ... del nipote, così mi feci una doccia e andai a dormire (fortuna a casa non ho il telefono fisso, così mia moglie ignara di dove mi trovavo mi chiamò sul cellulare per darmi la buonanotte… e devo dire che fu proprio una buona notte).
    
    Verso le 3 mi alzai per andare a bere e passai davanti alla camera di Silvia che era semi aperta e tornando si vedeva lei distesa con una camicia da notte che si era alzata fino quasi a mostrare le sue mutandine bianche, quelle che spesso si intravedevano quando indossava un paio di pantaloni bianchi attillati.
    
    Mi fermai un attimo pensando che stesse dormendo, invece a un certo punto mi fa cenno di entrare: “se vuoi puoi metterti qui accanto a me, senza che te ne stai immobile sotto la porta.”
    
    Seduti sul letto cominciamo a parlare, ormai c’era un’intesa tra noi che avevamo sempre qualcosa da dirci, ma quella sera, sarà stata la situazione in cui ci trovavamo, i nostri discorsi furono più spinti.
    
    Si parlò di sesso, di come ci piaceva farlo e di come ci immaginavamo a volte di farlo… ormai si parlava talmente liberamente che io le raccontai tutti i pensieri che avevo fatto su di lei durante i viaggi in pullman…
    
    “E così distesa in camicia da notte mi avevi mai immaginata?”, “così no, ma nuda tantissime volte!” le rispondo io, così pian piano si sfila la camicia e mi mostra un bel paio di seni, proprio come li avevo immaginati io quando la guardavo con le sue magliettine attillate. “Dai, mi hai detto che hai sempre sognato di succhiarmi ...
    ... i capezzoli come un bimbo che allatta, adesso che li hai davanti… forza, non aver paura, sono la tua mammina!”
    
    Effettivamente! 30 anni io, 50 lei (non l’avrei mai detto, ma quella che per me era una 40-enne aveva ben 10 anni in più… che donna!).
    
    Comincio a leccare lungo quei capezzoli belli ritti che stavano su di una terza abbondante e bella soda (altro che 50 anni), lei mi aveva confessato che l’eccitava molto anche quando glieli mordicchiavano, così, sempre con molta delicatezza cominci a stringerli tra i denti, prima uno poi l’altro.
    
    Dopo un po’ si gira di spalle e si mette a pancia sotto, vuole che con la lingua le bagni tutta la schiena e poi ci soffi sopra per farle salire i brividi fin sotto al collo. Che fare? l’accontento, no? e via su è giù per la schiena, mentre con le mani le massaggiavo le cosce, i fianchi e le braccia.
    
    Quando si accorge che ormai non reggo più nelle mutande, che poco ci mancava che la mia mazza esplodesse, si volta verso di me che stavo sulle ginocchia sul letto, si siede di fronte e mi sfila prima la parte superiore del pigiama, accarezzandomi il petto e leccandomi i capezzoli, poi con le mani cala il pantalone e le mutande liberando quello che ormai era diventato un animale, la forza era talmente tanta che si mantenne ritto oscillando due o tre volte davanti a lei.
    
    Si buttò su di me facendomi stendere… la testa usciva fuori dal letto e quella posizione faceva si che le mie parti basse si
    
    propendessero maggiormente verso di ...
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