L’INCONTRO CON ELEONORA
Data: 20/09/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Clisterino, Fonte: RaccontiMilu
... mie pupille cercavano di delineare in modo netto assieme al mio udito che cercava di carpire anche un minimo respiro. Finalmente i miei sensi individuarono quello che sicuramente doveva essere il bagno degli ospiti, aprii quella porta e una luce, seppur fioca, presentò il servizio. Eleonora aveva preparato tutto per una salutare doccia che, se ancora ci fossero dubbi, ne decretava la mia presenza in modo inconfutabile. Sotto la doccia ero certo che Eleonora aveva iniziato l’attesa snervante, ma estremamente eccitante, ora lei sapeva dove ero e cosa stessi facendo. Terminata la doccia mi misi addosso un accappatoio a pareo utile a coprirmi le parti intime ma lasciava scoperto il resto. Ora, così messo, iniziai a vagare per la casa nella totale penombra. Individuai la sala, ampia e completa di tutti i gadget degni di una single benestante, poi individuai una camera, ma doveva essere una stireria, una specie di disimpegno e poi finalmente una camera. Entrai con circospezione, tutto era in perfetto ordine e non ci volle molto per comprendere che era vuota, rimasi deluso, ma anche un senso di paura mi assalì, “Ma dove sono e cosa sto facendo ” mi chiedevo Poi, sempre nella penombra, vidi delle scale che portavano sopra, scoprendo l’esistenza di una mansarda. La scoperta mi rasserenò, sapevo di aver trovato la soluzione e, con circospezione, iniziai a salire fino a che la mia visuale superò una specie di balaustra sulla mia destra aprendomi a una nuova vista: Un ampio locale ...
... ben arredato per il tempo libero: un tavolo da ping-pong, un biliardo professionale, un calciobalilla da bar, una zona dedicata al tiro delle freccette e poi un divano, un divanoletto enorme che però mostrava al visitatore la parte posteriore, come per nasconderne l’eventuale utilizzatore, ma un mancamento mi prese quando, avvicinandomi meglio, vidi un lembo di una veste penzolare da un lato: Eleonora doveva essere lì. Ma come un cacciatore sicuro sicuro di sè, non avevo alcuna intenzione di avventarmi sopra di lei e il mio lento avvicinamento rappresentava anche per lei una deliziosa tortura. Ecco, ancora un passo eccolaaaaa! Finalmente, dopo tanto tempo della sola sua voce, ora la mia vista si estasiava anche della sua figura; Eleonora era lì, davanti a me, rannicchiata in posizione fetale, come a ultima parvenza di difesa per quello che inevitabilmente doveva accadere. Il suo stupendo corpo mi offriva la vista delle sue spalle sulle quale cadevano dei boccoli biondi la cui cascata nascondeva anche parte del suo visino, un lembo di seta interrompeva la linea perfetta della sua schiena per poi essere ripresa immediatamente sotto i glutei da cui partivano, in perfetta sincronia, due gambe stupende, la cui lucidità evidenziava una recente abbronzatura marittima. Eleonora era immobile, come fosse una statua giunonica, ecco, dopo tanto tempo, ecco il concretizzarsi di tante fantasie. Questo pensiero mi impediva il respiro, improvvisamente Eleonora si mosse, un piccolo movimento ...