1. L’INCONTRO CON ELEONORA


    Data: 20/09/2022, Categorie: Etero Autore: Clisterino, Fonte: RaccontiMilu

    ... normale!, continua a respirare e rilassati, lasciati andare aspetta un attimo e vedrai che la discesa del liquido continuerà ., vuovi un po’ la canula dai” “Si ecco, ora sta ricominciando ecco oddio manca 1 litro scarso oohohoh mi sento piena da scoppiare” “Resistiiiiiii!! Non ti fermare adesso” gli urlai “Aiutoooo non ce la faccio, ho una pancia enormeeeee, ma è bellissimo .. ecco..manca 1/2 litro ohohoho significa che due litri sono nel mio pancinoooo ohoooho” “Respira Eleonora, respira respira!” gli ordinai. Seguirono attimi di assoluto silenzio “Eleonora”, “Eleonoraaaaaaa! ci sei ???” Poi improvvisamente una voce bassa e rauca. “Oohohohohohh . Stupendoooo, l’ho finitooooo ! ho 2litri 1/2 in panciaaaa mmhmhmh che meravigliosa sensazioneeee. Maurizio ho fatto tutto il clistereeeee!” “Stupendo Elonora! sei grandeeeee!” urlai euforico, “Ora stai ferma e resisti qualche minuto prima di scaricarti” aggiunsi con fare professionale. “Si amore, ho una pancia come se fossi incinta, ohoho come mi piacerebbe che tu fossi qui ad accarazzermela , ti prego Maurizio dimmi che stai arrivando, dimmi che mi inculerai, dimmi che finalmente il tuo cazzo potrò sentirlo nel mio culetto, dimmelo dimmeloooo” mi implorava Eleonora. “Si Si amore mio, stasera il tuo culetto e il mio cazzo saranno un corpo solo, te lo giuro. Non fallirò vedrai, te lo prometto!” gli risposi rassicurandola per poi aggiungere “Ora vai a scaricarti tesoro, stai attenta, muoviti piano piano, io sono lì ad aiutarti, a ...
    ... sorreggerti” “Grazie Maurizio, sei bravissimo. Ora vado a scaricarmi ti aspett, ciao, smack” Ci baciammo al telefono e ci lasciammo sicuri che di li a poco i nostri sogni, le nostre fantasie si sarebbero finalmente trasformate in realtà. Ero eccitatissimo, il satellitare indicava oramai pochi kilometri all’agognata meta, nel contempo ero terrorizzato all’idea di fallire l’incontro. “No No mai e poi mai mi sarei perdonato se qualcosa fosse andato storto ” pensai dentro di me. Un nugolo di pensieri si impadronirono della mia mente, quando improvvisamente . “Sei arrivato” mi annunciò il satellitare. Come preannunciatomi da Eleonora, a quel numero civico avrei trovato un cancello aperto, un ampio giardino preceduto da un selciato ove lasciare l’auto. Sulla sinistra una scala esterna saliva al piano superiore ove, un ballatoio annunciava la porta della casa di Eleonora. Come da accordi la porta la trovai socchiusa, accostata, una leggera spinta e da lì in poi tutto mi doveva essere sconosciuto. La penombra dominava l’ambiente, le linee si intravedevano e il mio incedere era più simile a quello di un ladro d’appartamenti che di un amante . dove mai sarà Eleonora ? . Diedi il tempo alle mie pupille di ambientarsi, ma nessuna luce o immagine mi portava sicuramente a lei, la mia Eleonora, mentre, ne ero sicuro, lei già sentiva la mia presenza nella sua casa, una casa grande ma che ancora tratteneva i profumi della camomilla a testimonianza di quanto era accaduto, una casa grande che le ...
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