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Il contadino parte I
Data: 20/09/2022, Categorie: Maturo Gay / Bisex Autore: matteol7777, Fonte: xHamster
... il pacco in maniera tale che la sua mano si impregnasse dell’odore che c’era dentro, la tirò fuori e me la mise sotto il naso affinché ne sentissi l’odore. Lo percepii immediatamente. Era un odore forte di cappella, urina misto a sperma secco e sudore, quasi disgustoso ma più l’annusavo più mi eccitavo. Don Pietro a questo punto me la passò sulle labbra e poi spinse l’indice ed il medio verso la bocca per entrarci dentro. Io feci un po’ di resistenza ma poi lui insistendo mi disse “Apri la boccuccia, bambolina, succhia e gustane il sapore”. Letteralmente sottomesso cerebralmente a quel vecchio contadino feci come mi ordinò e così accolsi le sue grandi dita ruvide unte dei suoi umori dentro la mia bocca e timidamente comincia a succhiare. Comincia ad accorgermi che la mia volontà era pressoché soppressa. Quell’uomo mi aveva in suo potere, mi comandava come un sottomesso ed a me piaceva. Le sue dita avevano un sapore dolciastro ed un po’ rancido nello stesso tempo. Lui sapientemente le girava e rigirava sulla mia lingua bagnata di saliva e continuava a ...
... palparmi dappertutto come un toro s**tenato. Probabilmente non faceva sesso da diverso tempo e lo desiderava molto. Era notevolmente infoiato, sudato ed un po’ ansimante. I nostri umori si mescolavano diventando tutt’uno. Poi tirò fuori le sue 2 dita dalla mia bocca, vi sputò sopra e le rimise ancora dentro la mia bocca facendomi assaporare il suo sputo. Io continuai a succhiare sempre più forte non potendo fare a meno di inghiottire la sua saliva che mi diede un ulteriore brivido. Poi cominciò a fare entra ed esci simulando un pompino. Ero fuori di me tanto che dopo un paio di minuti eiaculai abbondantemente senza neanche toccarmi. Lui se ne accorse ed a questo punto si fermò. Mi prese per le spalle, mi girò mettendomi di fronte, mi guardò negli occhi e dandomi uno paio di schiaffetti sulla guancia destra mi disse:” Bravo, ti sei comportato bene! Sei proprio un bravo ragazzo”. Poi aggiunse: “Adesso vai, è tardi”. Io rosso in viso come un pomodoro, quasi nel pallone, senza dir nulla mi rivestii, presi il mio sacchetto di patate e corsi via velocemente verso casa.