1. la figlia dell'harem


    Data: 18/09/2022, Categorie: Anale Prime Esperienze Tabù Autore: you4me, Fonte: xHamster

    Sono sempre appartenuta a mio padre.
    
    L'ho conosciuto quando avevo circa sette anni. Mia madre, che credo ne avesse circa 19, quella sera mi lavò e profumò e mi portò con lei nel letto enorme di mio padre.
    
    Mi faceva una certa impressione con quella barba scura, gli occhi grandi e chiari, le spade scintillanti appese al balbacchino e quel battacchio fra le gambe.
    
    Mi trovai fra mille cuscini ricoperta di attenzioni di mia madre e ai baci di quell'uomo che mi pareva un gigante.
    
    Mi carezzò e baciò a lungo ovunque ma poi si concentrò fra le mie cosce e mi pare di ricordare che mi addormentai rilassata dalla sua bocca che dolcemente coccolava la mia piccola vulva.
    
    Da allora quasi tutte le notti rimanevo nel lettone. Quasi perchè quando era la notte della preferita,
    
    o meglio della prima moglie, la moglie sposata per "politica" anni fa, ormai avanti con gli anni ma ancora una donna di grande bellezza, nessuna donna ragazzo o bimba divideva il letto con loro.
    
    Mi piaceva il grande letto dove spesso vi era mia madre altre donne.
    
    Mio padre, prima di dormire, trovava sempre la voglia di infilare la sua testa fra le mie piccole cosce che aprivo a lui con piacere, e aspettavo queste coccole per addormentarmi come le bimbe aspettano la storia della buona notte.
    
    Guardavo con interesse quello che facevano nel letto attorno a me. E mi piaceva vedere il grande battacchio che mio padre aveva fra e sue cosce, così diverso da mè, sparire nelle pancie o nelle bocche ...
    ... delle frequentatrici del lettone.
    
    Mi piaceva infilarmi fra i corpi nudi e avevo l'autorizzazione di baciare, toccare o mordere dove volevo. Una ragazza mi iniziò all'arte di usare la mia bocca sulla sua vulva e capii come questa cosa provocasse grande piacere anche alle altre fanciulle o donne assai di più di quanto ne ricevessi io da miompadre. Divenni presto molto richiesta a questa incombenza. Le donne, riconoscenti dei miei servizi, mi assicuravano che avrei goduto molto di più dei favovi di mio padre fra pochi anni quancdo il mio corpo sarebbe diventato maturo per questo piacere. Ma aprire le cosce alla bocca di mio padre era già per me una piacevolissima cosa..
    
    Mi piaceva molto consolare le fanciulle che venivano frustate e carezzare con unguenti le loro natiche e la schieva rigata dalla frusta. A volte ero io stessa a chiedere a mio padre di frustarne una per poi poterla avere nel letto da consolare e carezzare. Alla fine la fanciulla finiva per dimenticare il dolore della frusta sotto la mia bocca che si attaccava come una sanguissuga alla sua vulva.
    
    Fui poi iniziata a tenere la testa fra le cosce di mio padre.
    
    Poi mio padre mi volle vicino mentre infilava con foga il battacchio nella gola di una donna. Appena uscì dalla sua bocca miordinò di baciare la donna nella bocca. Baciare in bocca le ragazze non era cosa nuova per me e obbedii immediatamente. Mi ritrovai a dividere con la donna lo sperma che le riempiva la bocca. Mi ritrassi mentre lui rideva e mi ...
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