1. Spiando quella troia della mia mamma sono rimasta scioccata!


    Data: 18/09/2022, Categorie: Incesti Autore: Q2069, Fonte: EroticiRacconti

    ... frattempo si era concluso. Ora la notte era finalmente la notte. Stanca morta mi sono assopita con un leggero sorriso sulle labbra.
    
    Un’esplosione disintegra i miei sogni d'amore e di successo. Quest'esplosione prolungata e intermittente è la mia sveglia. La odio. Allungo il braccio e la neutralizzo a colpo sicuro. Non ho voglia di aprire gli occhi. Pagherei per rimanermene ancora sdraiata. Per ritornare nel mondo del successo facile e dell'amore sincero. Ma so che tanto se non mi alzo verrò destata più bruscamente da mia madre. Dischiudo gli occhi nella penombra. Mi sollevo a sedere e con le braccia levate al soffitto mi stiracchio, mentre il lenzuolo scivola dai seni fino ai miei fianchi. Faccio uno sbadiglio così vigoroso da farmi temere uno slogamento della mascella. Poi scosto le gambe mettendomi a sedere sul bordo del letto. Intorno a me vedo solo ombre e contorni. Poggio la mano sul comodino, ma tocco solo legno levigato e fresco. Sono certa che i vestiti li avevo messi qui. Strano. Mi alzo in piedi. Completamente nuda attraverso la stanza. Giunta davanti alla finestra sollevo la serranda e inondandomi di luce, costringendomi a strizzare gli occhi. Voltandomi mi ritrovo incorniciata dal grande specchio a parete. Mi ci avvicino e resto un po’ ad ammirarmici.
    
    I capelli sono un disastro, come è logico che siano da appena svegli. Ma in compenso il mio corpo è favoloso. Mi metto in varie pose, facendo risaltare le mie curve suadenti. È una cosa stupida, ma che a ...
    ... volte faccio. Non c'è niente di male in po’ di sana vanità. E non c'è cosa più importante del piacere a sé stessi. Date le spalle al mio riflesso, ritorno davanti al mio letto. Lì, ai piedi del comodino, trovo un ammasso di stoffa, perlopiù bianca ma con un po’ di rosa. Erano gli indumenti da casa che mi ero tolta per andare a dormire, ma che evidentemente avevo fatto cadere frugando nel cassetto stanotte in cerca dei fazzoletti. Inizio tirando su il fazzoletto di pizzo rosa. Sono proprio le mie mutandine. Alzando prima una gamba e poi l'altra me le infilo e le faccio scorrere lungo le mie cosce fino a che la mia forcella non si ritrova avvolta in un comodo abbraccio. Poi passo a infilarmi la larga maglietta bianca che utilizzo per casa. La adoro. Ha un tessuto troppo comodo! Quando sono in piedi la maglietta arriva appena sotto i miei fianchi, e solo da seduta lascia intravedere le mutandine al di sotto. Per ora va bene così, il reggiseno lo indosso solo per uscire di casa. Seduta sul letto mi infilo i calzini dell'uniforme scolastica: bianchi, alti fino a metà polpaccio. Afferro dal comodino il mio inseparabile iphone e tenendo il telefono in mano, non avendo tasche dove metterlo, esco di camera per andare al piano terra a fare colazione. Noto subito che la porta della camera di mia madre, quella proprio accanto alla mia, è aperta; e che nella stanza il letto è vuoto ma ancora sfatto. Mia madre deve stare già giù. E probabilmente ci starà anche il suo tipo.
    
    Ho una fame da ...
«1234...14»