1. Spiando quella troia della mia mamma sono rimasta scioccata!


    Data: 18/09/2022, Categorie: Incesti Autore: Q2069, Fonte: EroticiRacconti

    Tra poco è mezzanotte e domani ho scuola. Vorrei solo dormire e invece me ne sto con gli occhi spalancati nel buio a sentire i gemiti di mia madre, o forse è meglio dire le sue strilla disperate, che accompagnate dal cigolio straziato delle povere molle di un materasso, echeggiano senza alcun rispetto per il silenzio, legittimo sovrano della notte. Queste cose succedevano anche prima, di tanto in tanto, ma mai così! Da quando ha conosciuto questo nuovo fidanzato gli amplessi che posso udire si sono fatti più frequenti e più forti. Un po’ sono felice per lei. Nessuno l'aveva mai fatta gemere così. O almeno nessuno che abbia conosciuto. Però una parte di me è anche un po’ gelosa, perché nessuno ha mai fatto godere me in questo modo. Ascoltando quel trambusto non posso fare a meno di fantasticare, e immaginarmi al posto di lei. Con gli occhi chiusi nell'oscurità accarezzo il mio corpo nudo sotto le lenzuola. Mi carezzo energicamente i seni, percepisco un leggero fremito che dai miei fianchi mi scorre fino alle spalle; e mentre il mio pensiero si concentra su quell'ansimare impetuoso e sul bel cazzo che lo sta causando, involontariamente mordicchio il mio labbro inferiore. Penso al farmi scopare forte da un vero uomo, che mi stringe a sé con nerborute braccia solcate da vene prominenti. Sdraiata di fianco, con una mano tra le mie cosce serrate passo dal lisciarmi il clitoride all' infilare 2 dita all'interno della mia umida fessurina. Con le dita arcuate cerco il punto giusto. ...
    ... Quando lo trovo una scarica come d'alta tensione mi rizza la schiena e un sospiro mi sfugge. Sotto le lenzuola che carezzano la mia liscia pelle, mi regalo piacere per un tempo di cui non conosco la durata, con gli occhi chiusi, la bocca aperta in respiri muti, e la mente in un'altra stanza. Eccolo! In concomitanza con l'espandersi delle urla di mia madre da oltre il muro, percepisco in me il rombo che si fa sempre più forte, una slavina distaccatasi da qualche parte dentro di me che ormai in una folle corsa non può essere fermata. L'impatto è incredibile. Non importa quante volte lo provi, ogni volta è a suo modo incredibile. Le gambe si stendono di colpo lungo il letto, le cosce si stringono attorno alla mia mano ancora in mezzo, mentre riesco a percepire le pulsazioni all'interno del mio ventre, ritmiche e spasmodiche allo stesso tempo. Una manciata di secondi di totale annullamento di coscienza, poi un lento decrescere del piacere mentre tutto il mondo intorno a me lentamente torna ad esistere. Per qualche altro attimo me ne resto distesa immobile, con la faccia mezza affossata nel cuscino e le due dita che continuano a lambire la mia rosa appena sbocciata. Poi mi decido; sollevo il lenzuolo e mi sporgo a sfilare un fazzoletto dal pacchetto posto nel primo cassetto del comodino. Lo passo intorno alle magiche dita che stasera hanno lavorato così bene, poi ci asciugo l'odorosa rugiada tra le mie gambe. Senza che me ne rendessi conto, il concerto affianco alla mia camera nel ...
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