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Il figlio ci prova e lei ci sta
Data: 18/09/2022, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... tagliarmele e smettila di palparmi. Ricordati che sono tua madre.’ ‘Il fatto di essere mia madre non mi impedisce di ammirare le tue tette. Devono essere favolose. Me le lasceresti vedere?’ ‘Sei impazzito? Farti vedere il mio seno? Dovrei spogliarmi e mostrarmi nuda ai tuoi occhi? Ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo?’ ‘Ehi, non arrabbiarti. Voglio solo vedere le tue tette. Non vuoi farmele vedere? va bene. Non te la prendere.’ Di colpo si alza, mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia quasi vicino alle mie labbra. ‘Mamma, andiamo a cena fuori?’ Era la prima volta che mio figlio mi proponeva di uscire con lui. Lo guardai fissando i suoi occhi. Sorridevano. Accettai. ‘Dove vuoi che andiamo?’ ‘Sei tu che dovrai guidare. Io non ho la patente. Il posto lo lascio scegliere a te purché sia un posto romantico.’ ‘Perché romantico?’ ‘Perché stasera voglio che la mia bella mammina sia tutta per me e non voglio stare in un posto dove vi sono lupi affamati che ti divorerebbero con gli occhi.’ Mi venne da ridere e però mi fece piacere sentirmelo dire. ‘Grazie amore. Dammi un momento ed andiamo.’ ‘Mamma non devi prepararti. Stai bene cosi.’ ‘Ma sono in disordine?’ ‘Guarda che devi uscire con me non con uno che non conosci.’ ‘Lo so che vengo con te, ma tu sei mio figlio e non voglio che altri vedendomi insieme a te possano dire che tu te la fai con una donna che si trascura.’ ‘è proprio questo che voglio. Non devi attirare le attenzioni di nessuno. Stasera ti voglio ...
... solo per me.’ Lo fissai. Palpeggiamenti alle mie tette; desiderio di vedermi nuda, bacio quasi sulle labbra; proposta di uscire con lui e di andare in un posto romantico mi misero in sospetto. Un pensiero cattivo mi attraversa la mente. Ma no, non può essere. Che cazzo vado a pensare. è mio figlio. La domanda che gli faccio mi venne spontanea. ‘Di un po’. Non è che ci stai provando? Ti ricordo che sono tua madre.’ Lui mi guarda e con una espressione di meraviglia dipinta sul viso mi risponde. ‘Lo so che sei mia madre. A cosa ti riferisci quando dici che ci starei provando?’ Mah! Forse mi sbaglio. Eppure il diavoletto mi dice che non è così. Se ho ragione penso proprio che il prossimo passo avverrà questa sera stessa. ‘Niente, niente. La gonna già ce l’ho; vado solo a togliermi la vestaglia ed indossare un maglietta.’ Ho messo una maglietta con un scollo a V molto profondo e molto aderente. Faccio ritorno da lui. Prendo la borsa ed andiamo in garage. Il desiderio è più forte della ragione. Dopo un ora circa di guida durante la quale mio figlio non ha mai smesso di guardarmi ora il seno ed ora le gambe, giungiamo a destinazione. Si tratta di un piccolo ristorante molto distante dalla città. La prima volta che ci sono stata mi ci portò il mio primo ragazzo. Lo trovai un posto romantico perché era la prima volta che uscivo da sola con un ragazzo. Non accadde niente. Il ragazzo che mi ci portò si mantenne sulle sue. Non ci sono più tornata. Credevo che il ...