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Il figlio ci prova e lei ci sta
Data: 18/09/2022, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... figlio. ‘Da quando sono oggetto delle tue bramosie?’ Mi guardò e rispose. ‘Da quando ho cominciato a fare sogni erotici. Sei sempre tu la donna dei miei sogni.’ ‘Mi stai dicendo che lo sei da quando tuo padre era ancora mio marito?’ ‘Sì. Quando avete divorziato ho fatto salti di gioia.’ ‘Fammi capire. Sei stato contento che io e tuo padre ci siamo separati?’ ‘Sì, cosi saresti stata mia e solamente mia.’ ‘Solamente tua? Vuoi che io sia la tua donna? Vuoi occupare il posto che fu di tuo padre? Come puoi pensarlo. Sono tua madre non una qualsiasi ragazza.’ ‘Mamma faresti di me il ragazzo più felice del mondo.’ ‘Vorresti venire a dormire nel mio letto? Lo sai i pericoli a cui andresti incontro se te lo lasciassi fare? Vuoi che faccia di te il mio amante. Il nostro sarebbe un rapporto immorale. Sarebbe incesto e punito dalla legge.’ ‘Mamma non cercare di spaventarmi? So cosa significherebbe accoppiarmi con te. Ma non mi importa.’ Portai la mano sotto al suo mento e glielo sollevai. Avvicinai la mia testa alla sua e poggiai la mia bocca sulla sua. Tirai fuori la lingua e stuzzicai le sue labbra con la punta. Lui le dischiuse ed io mi affrettai a penetrarle. Gli frullai la mia lingua nella bocca. Duellai con la sua lingua. Smisi di baciarlo quando mi accorsi che stava andando in apnea. Mi sistemai al posto guida e dopo aver avviato il motore ritornai sulla strada. ‘Dove andiamo?’ ‘A casa. Andiamo a realizzare il tuo sogno.’ Mi arrendo. Raggiungemmo casa che erano l’una di ...
... notte. Portai l’auto nel garage e attraverso la scala interna giungemmo nell’appartamento. Lo presi per mano e lo portai in giro per l’appartamento. Glielo stavo facendo vedere. Lo feci entrare anche nei bagni di cui le ogni stanza da letto era dotata. Poi andammo nel salone e ci sedemmo sul divano. Gli presi l’altra mano. ‘Hai visto?’ ‘Cosa?’ ‘Le stanze, i bagni, la cucina, insomma tutta la casa.’ ‘Perché me lo chiedi? è casa nostra. Già la conosco.’ ‘Te l’ho fatta vedere perché devi promettermi che tutto quello che accadrà fra noi due lo dovranno sapere solo le pareti di casa nostra. Nessuno dovrà mai venire a conoscenza o sospettare alcunché. Giuramelo.’ Lo promise e lo giurò. ‘Vieni a baciarmi.’ Si accosta, mi abbraccia e porta le labbra della sua bocca sulle mie. Mi bacia e sento la punta della sua lingua bussare alle mie labbra. Le dischiudo e lui me la infila nella bocca e me la frulla. Rispondo bloccandola e succhiandola. Per interminabili minuti continuiamo a baciarci. Le mie mani cominciano a trafficare con i bottoni della sua camicia. Gliela sfilo. Ha un torace largo e dei pettorali molto sviluppati. Smetto di baciarlo e lo faccio stendere. La mia testa e sul suo petto. Lo bacio. Tiro fuori la lingua e gli lecco i capezzoli. Lui geme. Li avvolgo con le labbra e glieli succhio. Ancora un gemito; questa volta è più forte del primo. Intanto le mie mani sono indaffarate a sbottonargli i pantaloni. Glieli tiro giù fino alle caviglie. Lui riesce a togliersi le ...