Una femmina insaziabile
Data: 16/09/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti
... signora, che spesso è sola e non ha molto da offrirvi.»
Noi due ci siamo dati un’occhiata ed abbiamo subito capito che la signora, a modo suo, ci aveva lanciato un chiaro messaggio. L’arrivo del marito ha interrotto il dialogo, ma durante la cena, ho notato che la signora Giovanna, spesso e volentieri, riempiva il bicchiere del marito e di nostro zio che, alla fine della cena, non era affatto sobrio, anzi direi che era senz'altro ubriaco.
Nostro zio, abbastanza alticcio anche lui, si è offerto di accompagnarlo in camera e, aiutato dalla signora, l’ha messo a letto, per poi salutarci e ritirarsi nella sua cameretta a dormire, perché effettivamente stanco. Noi due ci siamo offerti di aiutare Giovanna a rassettare e, mentre lei era intenta a sistemare i piatti sporchi all’interno della lavastoviglie, piegata in avanti, entrambi abbiamo potuto vedere che il vestito era salito ed erano visibili le sue splendide cosce, fasciate da autoreggenti, al di sopra delle quali si intravedeva il colore scuro di una striminzita mutandina che, a mala pena, copriva la sua splendida fica. Con la scusa di porgerle alcuni piatti sporchi, mi sono avvicinato da dietro e, con il cazzo già duro, ho fatto in modo di strusciarmi su di lei, che avvertendo il turgore della mia verga sulle sue natiche, è rimasta immobile, senza dire nulla. Le ho passato i piatti e lei, senza staccarsi da me, si è rialzata, continuando ad appoggiarsi al mio corpo, ha spinto il pulsante di avvio dell'elettrodomestico e ...
... poi si è girata. Guardandomi dritto negli occhi, ha cercato di imbastire una scusa, per giustificare quello che stava per succedere.
«Ragazzi, basta! Andate a letto che, di sicuro, sarete stanchi. Finirò io a mettere in ordine la cucina.»
Giro lo sguardo verso mio fratello, che ora è vicino a me, e anche lui la guarda con occhi carichi di desiderio. Non ascolto le sue parole e con la mia mano afferro la sua e la appoggio sul mio cazzo che, duro, preme sotto la stoffa dei pantaloni. Lei si morde il labbro inferiore, socchiude leggermente gli occhi poi cerca ancora un’ultima giustificazione, che nessuno di noi due accetta.
«No, vi prego, lasciatemi stare! Sono una donna sposata e mio marito dorme nell’altra camera.»
Per tutta risposta, mio fratello le ha preso l’altra mano e se l’è appoggiata sul suo cazzo, già bello duro come il mio, e stringendola un po’ a sé, le ha appoggiato la bocca sulla spalla destra, prendendo a baciare il collo di Giovanna, appena sotto l'orecchio. Lei ha emesso un lungo respiro, reclinando la testa all’indietro e, con forza, ha serrato tra le mani i nostri membri, ancora coperti dalla sottile stoffa dei pantaloni della tuta da ginnastica che, entrambi, indossavamo. Senza dire nulla, ho appoggiato la mano sulla sua spalla e l’ho spinta ad inginocchiarsi in mezzo a noi due. Mio fratello è stato più lesto di me nell’abbassare l’elastico dei pantaloni ed estrarre il suo cazzo duro, così da divenire subito preda delle calde labbra di Giovanna. ...