Una femmina insaziabile
Data: 16/09/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti
Mi chiamo Mario, ho 46 anni, sono alto un metro e 70, occhi scuri, incanutito da oltre un decennio. Fisicamente sono di media corporatura e, a detta di chi lo ha provato, fra le gambe possiedo un bell’attrezzo che mi ha permesso di godere con molte donne. Va aggiunto che ho un fratello gemello, di nome Mauro, che è identico a me. Siamo entrambi sposati e, curiosamente, con due gemelle. Abbiamo entrambi due figli, un maschio ed una femmina che, a loro volta, sono gemelli. Lavoriamo entrambi nella ditta di zio Pasquale, specializzata nella installazione di impianti fotovoltaici. Qualche mese fa, per lavoro, ci siamo recati in una cittadina della Campania, dove la nostra ditta, assieme ad altre tre, aveva ricevuto un appalto per la realizzazione di un immenso campo solare. Dato che il lavoro avrebbe richiesto parecchio tempo, nostro zio ci sollecitò a trovarci una sistemazione in loco, così da lavorare in cantiere per l'intera settimana e tornare a casa ogni weekend o, al massimo, ogni 15 giorni. Su indicazione del titolare di una salumeria, dove ci eravamo fermati per prender dei panini imbottiti, ci fu segnalata un’abitazione, un po’ fuori dal centro, dove la proprietaria era disposta ad affittare almeno due camere a gente come noi. Immediatamente ci siamo recati all’indirizzo fornitoci e, giunti sul posto, abbiamo potuto constatare che si trattava di una bella casa colonica con giardino, posta al centro di una proprietà terriera adibita a frutteto, vigneto ed altri campi ...
... coltivati. Una volta avuta la presenza della proprietaria, ci siamo trovati davanti una splendida signora, più o meno nostra coetanea. Alta, mora, occhi scuri, labbra sensuali, una splendida quarta di seno ed un fisico non magro, ma neanche grasso, con le curve al posto giusto. Indossava un maglioncino di cachemire con un profondo scollo a V, che non celava il solco dei suoi splendidi seni ed una gonna che le arrivava al ginocchio, sotto cui spiccavano delle calze scure, che potevano esser benissimo delle autoreggenti. Ai piedi aveva delle scarpe di vernice nera, dal tacco 10 largo, che, sicuramente, dovevano essere abbastanza comode, ma le inarcavano la schiena in modo da evidenziare il culo, rendendo un’immagine di sé piuttosto sensuale.
«Buongiorno signora, sono Pasquale. Sono stato informato dal titolare del negozio di alimentari che lei potrebbe fittare due camere per il tempo accorrente alla costruzione, in questa zona, di un imponente impianto fotovoltaico.»
Lei, mentre ascoltava le parole di mio zio, sembrava aver occhi solo per noi due, che la guardavamo in maniera interessata, perché affascinati da quella donna che, pur nella sua semplicità, emanava una certa malia. Ci ha riflettuto un attimo e poi ha chiesto ulteriori spiegazioni.
«Buongiorno a voi signori. Mi chiamo Giovanna e, effettivamente, ho due camere libere che potrei fittare, ma sia ben chiaro che, oltre al pagamento anticipato di quanto dovuto, dovrete rispettare alcune regole su cui non transigo. È ...