Una femmina insaziabile
Data: 16/09/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti
... una cosa che metto sempre in chiaro, ogni volta che qualcuno mi chiede l'uso in locazione delle mie camere.»
Mio zio si è girato verso di noi, ed io, incuriosito, ho chiesto quali fossero queste regole, così inderogabili.
«Esigo il massimo rispetto; non voglio gente che gira nuda per casa; esigo che quando si utilizza il bagno, lo si deve lasciare pulito come lo si trova. Non amo gente sciatta o volgare e, in casa mia, non si fuma. Naturalmente non vi è concesso di portare donne in casa mia. Posso offrirvi, oltre alle camere, altri servigi, come la lavanderia, la cucina e, se volete, anche la colazione. Il riordino e la pulizia delle vostre camere sono inclusi nel prezzo. Dovrete mangiar fuori, perché non ammetto che si mangi in camera. Come vedete, le mie son regole semplici, ma ferree.»
Mentre parlava, osservavo le sue labbra e, dentro di me, cresceva la voglia di assaporare quella meraviglia, sulla punta del mio cazzo. Mio zio si è voltato verso di noi che abbiamo annuito favorevolmente e, pattuito il prezzo, che ci è sembrato decisamente onesto, siamo andati insieme a vedere le camere. Entrando, ci siamo trovati in un ampio salone, con mobili molto belli e di pregio, uno splendido camino, e arredi alle pareti che rendevano l’ambiente particolarmente curato, dove era evidente il tocco femminile. Percorso un breve corridoio, ci siamo trovati davanti a due porte che davano accesso alle nostre camere. Una era una cameretta con un letto singolo, dove abbiamo deciso ...
... di far dormire nostro zio, anche perché, detto fra noi, quando dorme, russa. Io e mio fratello abbiamo deciso di occupare l’altra camera che, pur essendo una matrimoniale, aveva due letti separati. Subito abbiamo iniziato a disfare le valige, mentre la signora, avuti i nostri documenti, ha iniziato la registrazione dei nostri dati. Mentre sistemavo le mie cose in un cassetto, mio fratello si è avvicinato e mi ha chiesto cosa ne pensavo di quella bella donna.
«Più che pensare, direi che mi piacerebbe fare: le metterei volentieri il mio cazzo fra quelle splendide labbra. Inoltre, mi piacerebbe sentirlo scorrere lungo quel solco dei seni che, sicuramente, me lo avvolgerebbero in maniera tale da far provare un piacere più che unico. Sono anche sicuro che la signora dovrebbe esser una gran porcona a letto.»
Lui ha sorriso ed ha annuito, confermando che anche a lui era sorto lo stesso intenso desiderio di fottere quella splendida cavalla, che ci eravamo trovati davanti. Sistemate le pratiche, siamo andati sul luogo di lavoro, restando d’accordo con la signora che saremmo tornati in serata, verso le 17:00. Durante il resto della giornata siamo stati impegnati nel lavoro, anche se, spesso e volentieri, io e mio fratello continuavamo a scambiarci fantasie sulla, ormai ritenuta tale, "maialona", ripromettendoci che, se vi fosse stata l’occasione, ci saremmo scopati la signora, anche insieme. Finita la giornata di lavoro, siamo tornati a casa e, ad accoglierci, ci siamo trovati ...