Come giulia seleziona i suoi ragazzi
Data: 15/09/2022,
Categorie:
Etero
Autore: giuliafitness, Fonte: Annunci69
... quello che ci prova. Giusto in tempo, perché un attimo dopo torna uno dei due ragazzi e continuano ad allenarsi assieme, in un atteggiamento di grande confidenza. "Chissà se è il suo ragazzo…"
Ok, non ci penso più, mi metto gli auricolari e mi concentro solo sul mio allenamento.
Una ventina di minuti dopo, mentre ero assorto, sento chiamarmi: “Roberto, mi vieni ad aiutare per l’ultima serie?” Era Giulia. “Il mio amico è già andato via e devo fare l’ultimo squat”.
“Amico, eh?” le rispondo. “Da come vi guardavate sembrava più il tuo ragazzo!”
“Mi vieni a dare un occhio o vuoi stare qui a spettegolare?”
“Si certo, andiamo”, le rispondo.
Per chi non è pratico di palestra, lo spotter è quella persona che assiste un altro negli esercizi con carichi elevati, in modo che se si trova in difficoltà lo aiuta a completare la serie senza farsi male. Così Giulia si carica un bel bilanciere sulle spalle e comincia a scendere e salire con gli squat. Io ero dietro di lei, pronto ad aiutarla e quella vista era il paradiso puro: un lato b tonicissimo, due gambe tornite e flessibili e una schiena perfetta! Inutile dire che gli ormoni erano andati a mille, e quando all’ultima ripetizione mi sono avvicinato per aiutarla, il mio pacco era a pochi centimetri dai suoi glutei già con un’erezione forte.
“Grazie Roberto”
“Figurati! Senti, ora mi aiuti tu per la mia serie sulla panca piana?”
“Ma certo!”
Questo era il momento per fare il galletto! Sapevo già qual era il mio ...
... massimo carico e metto sul bilanciere giusto un paio di chili in meno per stare sul sicuro.
“Però! Fai sul serio oggi” mi dice Giulia, quasi con un tono di ammirazione.
“Certo, devo fare almeno quanto il tuo AMICO!”, enfatizzando la parola amico con tono ironico.
“Si è un amico… con cui ho molta confidenza, ma non ci sto assieme”. Il tono era fintamente seccato: in realtà aveva senso dell’umorismo e stava al gioco.
“Guarda che non mi devi nessuna spiegazione, puoi uscire con chi vuoi. Almeno è bravo a letto?” Giulia sembrava gradire i miei modi sicuri e per nulla intimoriti dalla sua bellezza.
“Si, è davvero molto bravo!”
Senza risponderle, le sparo davanti ai suoi occhi una serie con un centinaio di Kg sul bilanciere, lo riappoggio sul supporto, mi alzo la guardo e le dico: “Sono contento per te, perché sembri una ragazza che non si accontenta facilmente. Comunque se ti servono rinforzi, sono a disposizione. Anche di me dicono che sono piuttosto bravo”.
“Dicono tutti così i ragazzi, ma poi all’atto pratico non si dimostrano quasi mai all'altezza”.
“Mettimi alla prova allora! Al massimo, se non ti vado bene, mi limiterò ad aiutarti negli squat.”
“Beh… fammici pensare! Ora vado che ho finito il mio allenamento”.
“Ok, allora ci vediamo alla prossima e non pensarci troppo a lungo. Meglio agire che pensare!”
Qualcosa mi diceva che la volta dopo sarei finito a letto con lei
Il giorno successivo non riuscivo a concentrarmi: pensavo solo a Giulia e ...