MARTINO IN CERCA DI ISPIRAZIONE
Data: 03/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu
... promesso!”
“Dai, non ce l’ho fatta!”
Continuavo a camminare, compiendo un tragitto ad anello. Tornai a casa.
La giornata trascorse pesante. Le ragazze ogni tanto facevano una corsa passando davanti alla mia porta e poi andavano a sedersi a poca distanza. Guardavano verso la mia casa.
Dovevo scrivere, non potevo perder tempo. Chi lo avrebbe sentito, l’indomani domattina quel rompiballe?
Mi immersi nei miei pensieri, anche se ogni tanto – senza farmi vedere – andavo alla finestra e dietro le tendine guardavo il gruppetto che si agitava.
Il giorno successivo mi svegliai tardi. Nessuna chiamata. Doveva essere domenica, l’unico giorno in cui l’editore arrivava tardi in ufficio. Nella mia camera con le imposte spalancate entrava un sole accecante. Uscii in balcone, senza curarmi di essere in mutande. Respirai a pieni polmoni e rientrai per far colazione.
Più tardi decisi di far quattro passi e indossata una larga camicia a fiori sui bermuda, mi trascinai in strada.
Il gruppetto non era al suo posto e tirai un sospiro di sollievo. Per oggi niente distrazioni. Camminai verso la spiaggia quando venni raggiunto dalla ragazzina dai capelli biondi.
“Martino…io sono Eli. Elisabetta, insomma. Non è che per caso hai una sigaretta da offrirmi?”
Presi il pacchetto dalla tasca e lo porsi alla ragazza.
“Ma ce n’è una sola!”
“Non importa. Prendila pure. Vado a comperarle.” Risposi.
Il gruppetto si era materializzato poco distante da noi. Con la coda ...
... dell’occhio guardavo le ragazze che si agitavano.
“Anzi…vieni con me? Le prendiamo insieme!”
“Si, certo!”
La guardai negli occhi. Era molto carina, anche se non particolarmente formosa. Le accesi la sigaretta e quando toccai le sue mani, mi accorsi che erano gelate.
“Hai freddo?”
“No… un po’..”
“Dammi la mano che te la scaldo!” Presi la sua mano e cominciai a camminare stringendola. Da lontano sentii un gridolino che si levava dal gruppo.
Mi venne un improvviso desiderio di stupire ancora di più quelle ragazze. Passai il braccio intorno al collo di Eli, appoggiandolo sulle sue spalle e continuai a camminare. Il silenzio improvviso mi fece capire che le ragazze del gruppo ci stavano osservando.
“Ti dispiace?”
“No, anzi..” rispose la ragazza, rossa in viso.
Mi fermai un momento, voltai il viso verso il suo. Avvampò nuovamente ma non fece nulla per respingere le mie labbra che sfioravano le sue. Un “ooh” si sentì da lontano.
Ely spalancò gli occhi. Il bacio leggero le era piaciuto. Chiuse gli occhi aspettando qualcosa di più.
La baciai di nuovo e lei fu pronta ad aprire la bocca, lasciando che la mia lingua toccasse dolcemente la sua.
Giocammo per un poco, poi riprendemmo a camminare.
“C’è una festa, stasera, fuori dal paese. A casa di Marina, quella ragazza dai capelli neri.. non so se hai presente..quella che era con me ieri, quando ti abbiamo chiesto del fuoco..”
“Si, ho presente.”
“Non hai voglia di venire con me?”
“Non so, devo ...