MARTINO IN CERCA DI ISPIRAZIONE
Data: 03/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu
L’editore era diventato insopportabile. Ogni giorno mi chiamava alle otto precise per chiedermi a che punto ero arrivato, se il libro procedeva. Gli bruciavano quei cinquecento euro di acconto che ero riuscito a scucirgli come anticipo sul nuovo romanzo. Eppure aveva fatto un sacco di soldi con i miei racconti, avrebbe dovuto capire che non serviva chiamare, sollecitare, lamentarsi. Sono fatto così. Mi ero ritirato in un minuscolo paese affacciato sul mare, in una casa dall’arredamento semplice ed essenziale, proprio per non aver troppi svaghi, per trovare la concentrazione. Non mancava molto, ma il mio personaggio era pigro, non aveva voglia di uscire, di muoversi. Era rintanato nelle pagine bianche del mio computer e sonnecchiava, aspettando. Mi sfidava. Io non avevo fretta, passavo ore alla finestra, uscivo di mattina presto per fare quattro passi sulla spiaggia. Lo sapevo che all’improvviso avrei sentito il solito prurito insopportabile che parte dal centro del petto e si propaga, si allunga come i rami di un vecchio albero fino a raggiungere la testa, le braccia, le mani. In quel momento non avrei potuto far altro se non correre al computer e lasciare che tutto avvenisse, come per un incantesimo. Le dita avrebbero scorrazzato velocissime sulla tastiera, le pagine si sarebbero riempite di lettere, di frasi, di concetti. Il gran carrozzone si sarebbe messo in movimento riportando in vita il mio mondo fantastico.
Ma non era ancora arrivato il momento. C’erano troppi ...
... rumori, troppi ragazzi che gridavano per le strade del piccolo borgo. Erano i figli dei villeggianti, venuti a trascorrere le vacanze. Non avevano nulla da fare se non divertirsi, andare in spiaggia, giocare.
C’erano alcune ragazzine che incontravo spesso. Adolescenti, erano tutte prese dalla loro voglia di vivere, di mostrarsi, di innamorarsi. I ragazzi, loro coetanei, erano un po’ goffi, sgraziati, ancora troppo piccoli per conoscere i segreti del corteggiamento, dell’amore.
Uscivo raramente, di solito stavo in casa nel silenzio più assoluto. Dopo la telefonata delle otto del mattino, il resto della giornata era silenzio.
Da qualche giorno mi ero accorto che il gruppo delle ragazze stazionava spesso davanti alla porta della mia villetta. Sedevano sul muretto di recinzione e parlavano rumorosamente. I ragazzi venivano, facevano un po’ di chiasso per farsi notare ma inesorabilmente se ne andavano, un po’ annoiati, un po’ allontanati dal gruppo. Dalla mia postazione dietro le tende del salone guardavo quelle adolescenti che si muovevano, ridevano troppo sguaiatamente, guardavano spesso verso le mie finestre. Le lasciavo fare, le osservavo.
C’era una ragazza bionda, con i capelli ondulati, un corpo snello, i seni appena pronunciati. Aveva le gambe lunghissime e perfettamente dritte. Indossava sempre dei pantaloncini corti e le magliette ridottissime che le lasciavano scoperta la pancia.
Un’altra, capelli neri corvini, occhi grandi e luminosi, aveva un corpo già ...