1. MARTINO IN CERCA DI ISPIRAZIONE


    Data: 03/07/2018, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... il mio cazzo che ancora grondava in posizione eretta.
    
    “Smettila, stronza!” la apostrofò Eli.
    
    “Ma che male ti faccio, se lo guardo?”
    
    Recuperai il mio mini costume ed uscii dalla porta finestra. Di corsa entrai nel camerino dove c’erano altri due ragazzi nudi che stavano vestendosi.
    
    “Ciao!” disse il primo.
    
    “Sera!” brontolò l’altro che evidentemente non gradiva la mia compagnia.
    
    “Scusate, prendo la mia roba in fretta.” Agguantai pantaloni e camicia e mi spostai sul fondo della stanzetta per indossarli.
    
    Eli nel frattempo era andata al piano di sopra per recuperare le sue cose nella stanza spogliatoio delle ragazze.
    
    Poco dopo, ci trovammo tutti al bordo della piscina. Salutammo Marina e la ringraziammo.
    
    “Ti è piaciuta la serata?” mi chiese con uno sguardo d’intesa.
    
    “Molto interessante!” risposi con chiara allusione alla sua esibizione.
    
    Eli non capì, e mi prese per mano.
    
    “E’ un po’ tardi. Devo proprio rientrare. Mi dispiace!” mi disse la ragazza mentre ci baciavamo davanti alla mia casa.
    
    “Ed io devo lavorare, almeno ci provo!”
    
    “A domani, amore mio. Un’altra giornata di fuoco?”
    
    “Non vedo l’ora che sia domani” le risposi allontanandomi.
    
    “Se vuoi una sveglia con i fiocchi, non chiudere la porta a chiave!” mi disse da lontano.
    
    Mentre varcavo la soglia di casa, la vidi in lontananza mentre alzava una mano in segno di saluto.
    
    Non chiusi. Mi limitai a spogliarmi ed a tuffarmi sul letto, nudo.
    
    In pochi istanti mi ...
    ... addormentai.
    
    Sognai le mani morbide di Eli che mi accarezzavano, le sue labbra che succhiavano, la sua fighetta gocciolante che mi accoglieva. Sentivo le sue carezze, il calore delle labbra… mi svegliai.
    
    Qualcosa di strano stava accadendo accanto a me. Sentivo una presenza, anche se non riuscivo a vedere nessuno. Mi alzai sui gomiti e mi guardai intorno. Accesi la luce del comodino e balzai in piedi. Accanto al mio letto c’era Marina. Indossava una lunga tunica bianca, aperta sul davanti. Mi sorrideva e mi guardava con occhi pieni di desiderio.
    
    “Marina! Ma cosa ci fai qui?”
    
    “Sono venuta a trovarti, come vedi.”
    
    “Ma tuo padre? Non doveva rientrare a momenti?”
    
    “Mio padre è in Messico! Era una scusa per farvi smettere.”
    
    “Ma sei pazza? Come ti è saltato in mente di entrare in casa mia…”
    
    Non mi lasciò finire la frase. Mi cinse con le braccia ed incollò le sue labbra alle mie.
    
    “Ma sei ancora una ragazzina!”
    
    “E perché Eli? Anche lei è una ragazzina come me.”
    
    Mi strinse ancora più forte. Sentivo il suo corpo aderire al mio. Il suo calore era una sferzata eccitante per me. Ero ancora nudo e non potevo nascondere la mia eccitazione.
    
    Dalla tunica bianca, apparve il corpo nudo, abbronzato. Le sue magnifiche tette erano del colore del caffèlatte. Le aureole scure terminavano in due capezzoli larghi e duri.
    
    “Voglio sentire il tuo sapore” sussurrò infilandomi la lingua in bocca.
    
    Mi staccai perplesso.
    
    “Ma da dove siete scappate fuori? Le ragazzine della vostra età ...
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