1. MARTINO IN CERCA DI ISPIRAZIONE


    Data: 03/07/2018, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... godermi il momento, senza preoccuparmi della presenza di Marina. Eli mi succhiava la cappella, poi con la lingua girava intorno all’anello sensibile e scendeva fino allo scroto. Le sue mani mi accarezzavano finché un dito birichino, insalivato a dovere, scese tra le mie chiappe e andò ad assaggiare il mio buchino.
    
    Marina si era appoggiata allo stipite della porta, e protendeva il bacino verso di noi, mostrando il pelo scuro che lo slip non riusciva a nascondere. Le sue mani ora accarezzavano il seno, ora scendevano sulla pancia in un massaggio che doveva essere molto eccitante.
    
    “Tesoro.. vieni sopra di me. Voglio assaggiare il tuo sapore” dissi a Eli che si staccò. Marina guizzò fuori dalla vista mentre la ragazza si poneva a gambe aperte sul mio viso, riprendendo il suo lavoro con la bocca.
    
    Io sentivo gli umori di Eli scendere lungo le gambe ed iniziai a leccarli, gustando il suo sapore asprigno ed inconfondibile. Quando risalendo lentamente le cosce incontrai le tenere labbra della sua figa, Eli ebbe un sussulto. Leccai il clitoride che puntava dritto la mia lingua e cominciai a succhiarlo dolcemente.
    
    Non potevo vedere la porta, ma immaginai che Marina fosse tornata alla sua posizione per guardare il nostro amplesso. Mi eccitava l’idea di essere guardato mentre succhiavo il clitoride della mia giovane amante.
    
    Fu Eli a spostarsi di lato, lasciandomi libero di vedere. Avevo immaginato la situazione giusta. Marina era ormai appoggiata al muro, molto vicina a ...
    ... noi e con la mano sinistra si massaggiava un grosso seno, mentre con l’altra mano infilata nello slip si stava accarezzando l’interno delle cosce. Con gli occhi ormai abituati all’oscurità, non faticavo a distinguere le forme della brunetta, che rischiava di farsi vedere anche da Eli, senza però preoccuparsene.
    
    Vedevo la mano andare su e giù nello slip ed un piccolo promontorio formato dalle dita piegate, insinuarsi nel suo corpo.
    
    Sentivo l’orgasmo avvicinarsi, e se ne accorse anche Eli che smise di succhiare.
    
    “Prendimi, amore. Voglio sentirti dentro di me” mi implorò girandosi sul lettone fino ad incollare le sue labbra alle mie.
    
    Salii sul suo corpo caldo e lei aperse le gambe per permettermi di penetrarla. La baciai lungamente mentre con la punta del cazzo, aiutato da una mano, pennellavo le sue grandi labbra fradice di umore.
    
    “Entra, scopami, ti prego!” chiese ancora Eli che ansimava dal godimento.
    
    Marina si era sfilato lo slip ed ora la vedevo chiaramente mentre con la mano si accarezzava il pelo mentre un dito scivolava nella fessura tra le gambe.
    
    Iniziai una lenta penetrazione. Il cazzo si faceva spazio nel caldo nido di Eli e procedeva lentamente fino a toccare il fondo. Poi mi ritraevo e ricominciavo sempre più piano. Erano centimetri sofferti, goduti in modo enorme. Sentivo le pieghe della vagina aprirsi e poi avvolgere il mio bastone, risucchiandolo all’interno del corpo di Eli.
    
    Marina era orma senza freni. Il dito entrava e usciva velocemente, ...
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