MARTINO IN CERCA DI ISPIRAZIONE
Data: 03/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu
... scivolando sul suo corpo. Il cazzo imprigionato tra le sue cosce strette saliva con la certezza che il paradiso era ormai vicino.
Con la punta della cappella sentii le grandi labbra che mi toccavano ed improvvisamente le gambe si spalancarono permettendomi di entrare in lei. Fu una penetrazione incredibile. Sembrava che il mio cazzo affamato non finisse mai di entrare. Eli si contorceva, mi tirava, mi stringeva le chiappe, cercava di penetrarmi con un dito mentre con la bocca succhiava avidamente la mia lingua.
Cominciai a muovermi dapprima lentamente e poi sempre più in fretta. Alzai le sue gambe, poggiandole sul mio petto ed il cazzo fece un balzo in avanti. La ragazza mugolò con passione. Sentivo che la cappella toccava un piccolo bottone carnoso che ad ogni passaggio provocava un grido, un movimento più intenso.
Eli succhiò la mia lingua ancora più forte quando, all’ennesimo passaggio sul bottoncino, la sentii esplodere in un orgasmo devastante. Sentii che le palle, a contatto con le labbra della sua figa, si erano inzuppate di quel liquido che usciva zampillando dal suo corpo e le unghie delle sue mani mi artigliavano la schiena. Riuscii a trattenermi ma sentivo l’orgasmo salire velocemente. Eli mi stringeva forte con le gambe, costringendomi a restare dentro di lei. Fu uno sforzo enorme quello di resistere. Quando il suo orgasmo finì, approfittai di un istante in cui rilassò i muscoli per sgusciare fuori dal suo corpo e finalmente venni con forti getti di ...
... sperma che schizzarono sulle sue tettine, sul collo fino al mento.
“Non hai voluto darmi il tuo seme.. che testone che sei!” protestò baciandomi ancora dolcemente.
“Non ti è piaciuto?”
“Da morire.”
“Adesso però devo lavorare. In bagno ci vai da sola, altrimenti non la finiamo più.”
“Stasera vieni alla festa, allora?”
“Dimmi dov’è. Se riesco a scrivere qualcosa in fretta, magari ti raggiungo. Non ti prometto niente, però.”
Prese una penna e scrisse a larghi caratteri l’indirizzo della sua amica.
“Non abbiamo neppure pranzato. Sono quasi le quattro… i tuoi genitori non si saranno preoccupati?”
“Sono ancora a Milano. Sono qui con mio fratello e la nonna. Loro sanno che io pranzo in spiaggia.
“Se non ti vedo stasera alla festa, domattina posso venire a svegliarti?”
“Domani mi sveglio presto. Lavorerò per un paio d’ore, poi ti raggiungo. Sarai sul solito muretto?”
“No, non davanti a casa tua! Sarò sul lungomare. Non voglio che a qualche altra ragazza venga l’idea di raggiungerti a casa..”
“Ma dai.. mi fai sentire un dio!”
“Per me lo sei”
Eli uscì dalla mia casa sculettando e sorridendo, voltata indietro. Dal cancello del giardino mi lanciò un bacio con la mano.
+ Senza vestirmi, mi sedetti al tavolo aprendo il portatile. Lo schermo si illuminò sul panorama di un ghiacciaio d’alta montagna.
Fu la sola cosa che riuscii a fare, stremato com’ero dal pomeriggio di fuoco. Le idee erano svanite, i miei pensieri erano fissi su quel culetto ...