Eleonora
Data: 08/09/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: KRL75, Fonte: Annunci69
Eleonora è un’amica di vecchia data di mia moglie. Dopo anni in cui si erano perse di vista si erano ritrovate e saltuariamente ci frequentavamo. Una bellissima ragazza, con un fisico spettacolare e un viso di una bellezza particolare.
La frequentazione è continuata anche dopo i rispettivi matrimoni e la nascita dei figli, aiutata dal fatto di avere casa al mare nello stesso villaggio sul litorale romano.
Ed è proprio li che si svolge l’avventura che vi vado a raccontare.
Come dicevo passavamo parecchio tempo insieme, nei fine settimana soprattutto, ma anche nei giorni feriali, quando ci si ritrovava per bere una cosa insieme dopo il lavoro, mentre i bambini si scatenavano negli spazi comuni del villaggio.
Io ed Eleonora non ci eravamo indifferenti, lo avevo capito da tempo. Tra noi in certi momenti si creava un’elettricità che era difficile gestire. Fino a quel momento però, nessuno si era mai spinto oltre qualche sguardo furtivo, troppo rischioso in quella situazione.
Una sera però arrivò il corto circuito.
Al villaggio era stata organizzata una festa. Tutti insieme nella piazzetta a mangiare pizza e a bere birra, musica e balli e i bambini che correvano e giocavano. Dopo la cena regnava un’allegra confusione. Fu proprio in quel momento che Eleonora mi passò alle spalle. Lo spazio era stretto, quindi per passare mi sarei dovuto spostare. Lei invece non mi chiese niente, si appiattì tra me e il tavolo per passare e così facendo fece strusciare il suo corpo ...
... contro la mia schiena e fece passare la sua mano sul mio fianco, scivolando leggermente sulle mie costole, in un’impercettibile ma chiarissima carezza.
Colto di sorpresa mi voltai, vedendola allontanare tra la gente e la seguii mentre portava a spasso il suo splendido culo chiuso in un paio di calzoncini.
Quel piccolo contatto mi turbò. Sentivo che non era stato casuale, ma non avevo idea di come dare seguito alla cosa.
L’occasione si presentò qualche minuto dopo. Lei aveva lasciato i figli con i nonni perché sarebbe tornata a Roma per impegni lavorativi. Dopo aver salutato tutti si avviò sul viale che portava all’uscita del villaggio e quindi al parcheggio dove avrebbe recuperato la sua auto. Io con una scusa la accompagnai, dicendo che mi ero stancato della festa e che mi sarei rilassato un po’ nel giardino di casa mia. Arrivati al cancello della mia abitazione, quando già ero rassegnato ad un saluto veloce, Eleonora mi chiese se potevo offrirle un bicchiere d’acqua.
Entrammo a casa e scendemmo le scale per arrivare nella taverna dove c’era la cucina.
Le diedi l’acqua. Io la aspettavo vicino alla scala. Appena ebbe finito venne verso di me. Io avevo spento la luce, eravamo illuminati parzialmente da uno spicchio di luce che proveniva dal piano superiore.
Arrivò sui primi gradini, dove io la stavo aspettando. La penombra ci avvolse. I nostri sguardi si incontrarono a pochi centimetri di distanza. Decisi di rischiare. Le posai le mani sui fianchi spingendola ...