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CHLOE
Data: 05/09/2022, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... ed è circondata da diversi ettari di terreno. Valichiamo il cancello e dopo dieci minuti arriviamo davanti all’ingresso. Mollo lo sparviero e scendo dall’auto seguita a ruota dal mio toro. Sono sotto al portico quando sento due mani afferrarmi per i fianchi e sollevarmi da terra come fossi un fuscello. Vedo il muro della casa venirmi incontro. Allungo le braccia e le poggio al muro. Mi lascia andare tirando il mio corpo verso il suo ventre fino a farmi assumere la posizione a 90’. So a cosa mira. Allargo le cosce. Intanto il toro ha posizionato il suo spadone fra le mie chiappe. Sento il grosso glande premere contro la mia rosellina. Sta a vedere che mi vuole inculare. ‘Mamma, ho voglia di mettertelo nel culo; posso farlo?’ Ho visto giusto. Dal niente al tutto. Mio figlio vuole rifarsi di anni di privazioni. ‘Amore di mamma, il mio culetto è tuo e lo avrai, non ora. Mi piacerebbe di più se me lo sbatti nel ventre. Sai, in tutti questi anni la mia mente è stata sempre occupata da immagini di te che me lo sbatti nella pancia e che frulli la mia passera con il tuo sbattitore fino a frantumarmi l’utero. Dai aiutami a coronare il mio sogno. Per il culo c’è sempre tempo ‘ Un secondo dopo il glande si sposta e va a posizionarsi fra le grandi labbra della mia affamata tigre. Un colpo ed entra. Affonda nel mio ventre come un coltello affonda nel burro. Le sue mani sono sui miei fianchi e tenendomi ben ferma comincia a pomparmi, lentamente, il cilindro nel ...
... ventre. Le mie tette ad ogni colpo che mio figlio mi mena nella pancia con il suo favoloso cazzo ondeggiano come campane. Sento il suo glande sbattere contro il mio utero. ‘Piano, fai piano, nessuno ti insegue; non avere fretta. Goditi la cavalcata.’ ‘Mamma, ti amo, ti ho sempre amata e ti ho anche odiata.’ ‘Odiata? E perché?’ ‘Ti ho odiata perché non potevo averti. Mi dannavo nel bramarti.’ ‘Povero amore mio. Io ti ho sempre amato e mai odiato. Anche per me è stata una sofferenza non poterti portare a letto e stringerti fra le mie cosce. Ora sono qui e niente ci potrà più separare.’ ‘Hai dimenticato che ho una moglie?’ ‘Mio piccolo cucciolo, amore di mamma, porta a termine la galoppata poi ti racconterò una storia che ha dell’incredibile eppure è successa. Dai pompa; sbattimi fino a spaccarmi l’utero; mi devi frantumare il ventre. Trattami come fossi una puttana; la tua puttana personale. Ecco è così che voglio essere trattata; mi devi violentare. Dai, dai, mettici più forza; impegnati di più. Dimostrami quanto mi ami.’ Riprende a stantuffarmi il suo pistone nel mio cilindro che ormai è ben oleato dalla grande produzione di secrezioni che la mia vagina sta secernendo sotto l’azione demolitrice del suo magnifico cazzo. Miagolo come una gatta perennemente in calore. Il mio cervello è in stand bay; è fuso. Soli e stelle mi si proiettano nella mente; mi vengono incontro a velocità vertiginosa e poi esplodono in fantasmagoriche luci. Quanto ho ...