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Benedetto Whatsapp vol. 6
Data: 01/07/2018, Categorie: Voyeur Autore: Electronic83, Fonte: EroticiRacconti
... c’è molto da ammirare” Roberto: “Lo dici tu, c’è tantissimo” Chiuse la porta. Si avvicinò al bidet. Contemporaneamente si calò i bermuda e i boxer. Il cazzo era già in erezione. Cominciò a segarsi, lentamente. Laura: “Ma come ti permetti?” Era fintamente arrabbiata. Marco non disse nulla, semplicemente continuò a farsi la sega. Laura: “Il mio bagno non è un cinema porno, le seghe te le fai a casa tua. Capito?” Marco continuò a segarsi e a camminare. Piccoli passi. Le arrivò vicinissimo. Laura: “e adesso cosa vorresti fare scusa?” Marco: “voglio che la sega me la finisci tu…” - “Tu sei proprio un cretino” - “Dai, lo so che ti piacerebbe. Guardalo… non è più di tuo gradimento?” Laura prima lo fissò negli occhi, poi abbassò leggermente lo sguardo. Uno sguardo leggermente rallentato. Uno sguardo da ubriaca. Io avevo un milione di litri di adrenalina in corpo ero agitatissimo ed eccitatissimo. Mentre guardavo lo sguardo di Laura che si posava sul cazzo di Marco mi crebbe un’erezione davvero imponente. Laura disse a Marco: “Credi sia tanto speciale il tuo pisello?”. Marco: “non lo so, dimmelo tu” Laura: “cosa ti devo dire?” La voce era decisamente impastata. Laura continuò: “non sono una grande esperta, ma non è molto diverso da quello di mio marito. Che per me basta e avanza.” Marco prese una mano di Laura e provò a tirarla a sé ma lei si irrigidì. Allora lui disse: “prova solo a toccarlo e dimmi se c’è molta differenza ...
... con quello di tuo marito.” La (finta) rigidità di mia moglie si affievolì e la sua mano destra cominciò ad accarezzare il cazzo duro del miglior amico di mio figlio. La mano di Laura cingeva il sesso di Marco e la mano di Marco cingeva quella di mia moglie. Molto lentamente lui invitava Laura a continuare la sega e lei oramai non opponeva alcuna resistenza. Sembrava in trance. Marco tolse la sua mano e Laura continuò a segargli il pisello. Laura chiuse gli occhi e spostò leggermente la testa indietro. Marco mise una mano dietro la nuca di Laura e le spinse la testa verso il suo cazzo durissimo. Lei non oppose resistenza, si lascio guidare. Appoggiò le labbra sulla cappella ma non aprì la bocca. Lei diede un sonoro bacio con il più classico degli “smack” alla punta del cazzo di Marco e disse: “Ecco adesso te ne puoi anche andare”. Marco: “No, ti prego… Succhialo un po’. Sta scoppiando!” Laura questa volta aprì la bocca e cominciò a succhiarlo, lentamente. Su e giù. Su e giù. Ad un certo punto Marco disse: “Fantastica la tua bocca, puttanella”. Laura improvvisamente aprì gli occhi si alzò di scatto e tirò un ceffone potentissimo a Marco: “Come cazzo ti permetti! Chi sarei io? Una puttana?!?!” Gridò in faccia a Marco. Lui rimase impietrito, sorpreso e sicuramente dolorante. Lo schiaffo era stato davvero violento. Marco: “Scusa… Non intendevo…” Laura: “Scusa un cazzo!” la testa di Laura aveva un movimento leggermente ondeggiante. “Scusa ...