Il mio ragazzo non mi fa sentire troia
Data: 30/08/2022,
Categorie:
Etero
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... Roberto, Ramon ed infine Sandro. Io ero cotta a puntino sugli spiedi rappresentati dai loro cazzi. Avevo il sorriso stampato in faccia per l’immenso piacere provato e loro hanno proseguito ad accarezzarmi su tutto il corpo. Il bicchiere è un flûte per spumante ed si è riempito circa alla metà con la loro sborra bianca. Loro mi hanno guardato e mi hanno detto che se volevo scopare ancora con loro dovevo dare prova della mia voglia per loro. Non ci ho pensato un attimo e, senza esitazioni, ho preso il bicchiere e ne ho bevuto il contenuto. Ho ingoiato il mix di sborra calda e leggermente amarognola di quei ragazzi. Loro sono rimasti tutti meravigliati e ciò li ha eccitati così tanto che abbiamo riiniziato un’altra volta. In una delle settimane seguenti dei cinque è rimasto solo Sandro, gli altri per vari motivi non erano più in città. Il piacere provato non mi è passato e non ho saputo resistere tanto, allora mi sono consolata con il cazzo di Sandro ma non era la stessa cosa. La maggior parte delle volte dopo essere stata scopata sono tornata a casa rapidamente perché lui non mi appagava e sono stata costretta a simulare l’orgasmo. Nell’intimità della mia casa, da sola, mi sono masturbata ...
... con ciò che più mi ricordava Sandro e gli altri. Ho anche usato una zucchina, un’altra volta un cetriolo, per poi arrivare a sperimentare di tutto e mettere a dura prova la capienza della mia figa chiudendo gli occhi e pensando a loro. É stato tutto magnifico perché mi ricordava i cinque ragazzi insieme. Sono passata dai vegetali a qualcosa di più grosso ed ho seguito dei film porno; mi sono infilata una lattina di birra, un matterello ma, la volta più estrema e goduriosa è stata quando mi sono infilata nel culo la bomboletta spray e, nella figa, una bottiglia di acqua da litro e mezzo. Ho goduto da matti. Poi c’è stato uno strano episodio. Per l’arrapamento che ho avuto, ho dimenticato di chiudere a chiave la porta della camera pensando che in casa la studentessa universitaria che ho ospitato non ci fosse. Lei invece era a casa e sentendo i miei mugolii e voci, è entrata in camera e mi ha visto in quella situazione. Mi sarei aspettata di essere epitetata come una pervertita, invece non si è scandalizzata ed ha voluto provare anche lei divertendoci tantissimo scoprendo che lei è più matta di me. Al termine le ho detto che le avrei presentato i cinque ragazzi appena fossero rientrati in città.