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Nicole (parte II): La gabbia
Data: 30/08/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Trans Autore: Sammy the Sammy, Fonte: RaccontiMilu
... cuscino, la schiena continua a inarcarsi ad ogni scarica di adrenalina. Tendo i piedi stringendo le ginocchia. Non riesco a controllare i tremori che diventano sempre più intensi. “Vengo, vengooo!” Lo sperma cola dalle sbarre della gabbia sul letto. Nicole ridacchia “Sei stata proprio brava, hai perfino schizzato dal clitoride” raccoglie il seme e me lo porge alla bocca “ora pulisci tutto!” Succhio avidamente le dita e mi lascio cadere sul cuscino. Le palpebre si chiudono da sole per la pesantezza. Le mutandine rosse Il materasso si alza, Nicole deve essere in piedi. Il rumore di uno sportello mi fa aprire gli occhi. Una mutandina rossa atterra sul mio naso, è fresca di bucato. La prendo tra le mani, la riconosco, è quella della prima volta. La stringo al volto e inspiro come se fosse il mio primo respiro. Nicole mi fissa “mettila e rivestiti. Questa te la regalo ma dovrai comprarne delle altre” sgrano gli occhi “ma—” la gabbia mi stringe. Nicole incalza un sopracciglio. Mi infilo le mutandine “nulla” mi alzo in piedi e prendo i ...
... vestiti a terra. Si può scappare? Nicole mi accompagna alla porta “Guarda che so che la cintura di castità può essere sfilata se ci si impegna, però senza questa” indica la chiave alla caviglia “non puoi rimetterla. E se la togli non azzardarti nemmeno a tornare” Abbasso lo sguardo “non la toglierò” mi sistemo il filo del tanga ma continua a darmi fastidio. Nicole porta la mano alla bocca soffocando la risata “Ti abituerai anche a quelle.” Se lo dice lei.. Il saluto in gabbia La porta è sempre più vicina. Abbasso le sopracciglia e faccio per prendere il pomello. Nicole mi ferma la mano e mi abbraccia. La pelle nuda mi si appiccica addosso. La gabbia fa di nuovo male. Le metto le mani intorno alla vita e le annuso il collo, il suo odore mi inebria. Nicole mi sposta le mani sul culo “Ora che sei in gabbia puoi toccare quanto vuoi” mi sorride come mai prima e mi infila la lingua in bocca e torna a stringermi. Le passo una mano tra le natiche tastandole l’ano. La gabbia si fa sempre più stretta. Non mi abituerò mai al dolore.