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Lussuria
Data: 29/08/2022, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Trans Autore: lisaslut, Fonte: RaccontiMilu
... mio deretano. Una volta piegato non ebbi il coraggio di osservarlo per vedere se mi stava guardando ma il suo commento non mi lasciò dubbi. “Bambina mia hai un culo da favola, sicuro di essere un maschietto ?” chiese sorridendo mentre salivamo sull’ascensore e chiudevamo le porte. Sorrisi imbarazzato ed eccitato e sentii in quel momento la sua grossa mano palpeggiarmi il culo. Senza aggiungere altro mentre l’ascensore saliva si mise dietro di me, appoggiò il bacino sul mio culo mi afferrò per la gola e piegandomi la testa di lato mi baciò sul collo. Ero pietrificato dai suoi inaspettati movimenti. Sentivo il suo uccello duro strusciarsi sul mio culo e le sue turgide labbra carezzarmi il collo. L’ascensore si fermò e io rimasi impalato senza fare nulla. Fu lui ad aprire le porte e accompagnarmi fuori. Nel farlo mise una mano dentro ai miei legging e spinse con forza il suo dito medio nel mio ano. Sussultai aprendo la bocca ma lo lasciai fare come se non avessi nessuna voce in capitolo riguardo ciò che mi stava facendo. Arrivati di fronte alle rispettive porte lui aprì la sua ed entrò salutandomi con un “a domani piccola puttanella”. Mi ci vollero diversi minuti prima che mi scrollassi di dosso lo shock per ciò che era appena successo. Corsi immediatamente a masturbarmi pensando a cosa avrei potuto fare l’indomani per sedurlo. Il giorno successivo verso le 12:30 ero davanti al cancello di casa, lo vedevo arrivare. Mi guardava fisso negli occhi e ...
... io non riuscivo a reggere il suo sguardo. Con la testa mi fece segno di avviarmi e io eseguii prontamente. Mi sentivo immersa in uno stato di totale eccitazione e sottomissione. Ci fermammo in attesa davanti all’ascensore. Avevo una gran paura che mi facesse del male ma ne avevo forse di più che non facesse nulla, una parte di me desiderava mostrargli chi ero veramente. Una volta dentro l’ascensore mi abbracciò da dietro “Hai una bocca che sembra fatta apposta per ciucciare cazzi” mi sussurrò all’orecchio mentre spingeva due delle sue grosse dita nella mia bocca. “ciucciale” ordinò e io come un automa obbedì continuando a farlo anche mentre lui mi palpeggiava rudemente il culo e mi infilava un dito nell’ano. Uscimmo dall’ascensore e ci fermammo di fronte alle rispettive porte. “A che ora rincasa tua zia ?” chiese dopo aver aperto l’uscio “Verso le 8” risposi fremendo “ma spesso non rientra” Del tutto inaspettatamente mi afferrò per i capelli e mi trascinò dentro casa sua chiudendo la porta a chiave. “Ascoltami bene frocetto” esordì mentre mi spingeva ad inginocchiarmi davanti ad una poltrona sulla quale si sedette “ora ti farò alcune domande e tu mi risponderai con tutta sincerità, chiaro ?” Gli feci un timido segno di assenso. Mi diede uno schiaffo “CHIARO ?” ripeté “Si “ risposi spaventato Si slacciò i pantaloni ed estrasse il cazzo. Un grosso cazzo mezzo duro del quale sentivo l’afrore anche da distanza. Nonostante la paura il suo arnese ...