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Lussuria
Data: 29/08/2022, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Trans Autore: lisaslut, Fonte: RaccontiMilu
... normalità anche se nascosti dai jeans e una volta a casa in assenza di mia zia solo mi toglievo i pantaloni indossavo delle scarpe con il tacco e una sottoveste e così rimanevo fino a poco prima del suo ritorno a casa. Mi faceva letteralmente impazzire sculettare vestita da femmina davanti agli specchi di casa, masturbarmi davanti al pc guardando siti trans e crossdresser e praticare la fellatio sui miei cazzi finti preparandomi al giorno in cui finalmente ne avrei potuto imboccare uno vero. Al top della mia personale lista di uomini super sexy dai quali mi sarebbe piaciuto farmi montare c’era il signore che viveva nell’appartamento accanto al mio. Era un egiziano sui 45 anni che lavorava come istruttore in una palestra di culturisti. Era molto muscoloso e massiccio alto circa un metro e novanta, che paragonati al mio metro e sessantacinque lo faceva un gigante. Immaginavo avesse un cazzo enorme ed innumerevoli volte mi ero masturbata pensando di spompinarlo e farmi inculare da lui. Sul mio visino delicato oltre agli occhiali avevo iniziato a usare un leggero rossetto e un po’ di matita nera per evidenziare gli occhi verdi. Compagni di scuola e professori mi guardavano spessissimo sogghignando e qualcuno ogni tanto, nelle resse o mei bagni mi palpava rudemente il culo o ci strusciava la patta. Un giorno o l’altro qualcuno mi costringerà a succhiargli il cazzo e magari mi inculerà nei bagni pensavo in un misto di paura e lussuria ma fino a quel momento nessuno era ...
... arrivato a tanto. Fra i tanti che non perdevano occasione per palpeggiarmi o bullizzarmi c’era un gruppo di ragazzi mezzi teppisti dell’ultimo anno, un paio di bidelli, il professore di tecnica e alcuni compagni di classe. Tornavo a casa da scuola più o meno alla stessa ora in cui il mio vicino egiziano rincasava per pranzare e spesso ci si incrociava all’entrata della palazzina o in ascensore. Nonostante l’apparenza burbera e severa mi salutava gentilmente e mi guardava fisso negli occhi. Uno sguardo intenso e pieno di sensualità che non riuscivo mai a sostenere. Pur non conoscendolo mi sentivo innamorata di lui e del suo corpo così virile e massiccio. Senza farlo notare avevo iniziato ad aspettarlo nei dintorni dell’entrata della palazzina dove abitavamo in modo da poter fare insieme il breve tratto che dall’entrata portava ai rispettivi appartamenti. Sentivo per lui un attrazione magnetica e nonostante la timidezza agognavo i suoi sguardi. Reprimendo la mia consueta vergogna un giorno poco prima di incontrarlo decisi di abbassare al massimo i legging neri che indossavo e tirare le fettuccine del tanga verso l’alto in modo che fosse chiaramente visibile insieme alla parte alta del mio culo prosperoso. Mi misi poco davanti a lui sperando che notasse il mio abbigliamento e davanti all’ascensore con un coraggio che nemmeno mi aspettavo, feci cadere per terra le chiavi di casa e mi piegai a novanta per raccoglierle sperando che i suoi occhi si appiccicassero al ...