Nera come la frustra
Data: 28/08/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69
“Ehi puttana, quanto vuoi?”.
Ci ero abituata, ho sentito anche di peggio.
Ho la pelle nera. In un paese come l’Italia, per tanti, troppi, sta ancora a significare che non sono altro che una prostituta.
Sin da adolescente ero bella, desiderata... ma le altre ragazze, forse gelose delle attenzioni che ricevevo, non facevano altro che fare battute sarcastiche e lanciare frecciatine per il colore della mia pelle. Si offendeva la mia origine per ferirmi perché non avevano altri appigli; andavo bene a scuola, eccellevo nello sport ed ero sempre di un’ottima disposizione d’animo. Ho ereditato, nonostante sia nata qui, la gioia di vivere innata degli africani. E quindi vivevo in bilico tra il voler dare ed il non ricevere abbastanza.
Soffrivo molto per quelle offese gratuite e forse, inconsciamente, me la prendevo con gli altri africani. Biasimavo le loro condizioni di vita, poiché venivo accomunata a loro. Non pensavo, o non volevo pensare, alle loro rinunce, al loro coraggio, alla loro tenacia, agli enormi sacrifici che compivano nel lasciare le loro terre alla ricerca di una vita migliore. Fu un periodo particolare e delicato per me; da una parte desiderata perché considerata bella, dall’altra, odiata perché nera. Solo più tardi avrei compreso che, anche se fossi stata bianca, una ragione per odiarmi qualcuno l’avrebbe sempre trovata. Anche se fossi stato l’essere più perfetto sulla faccia di questo pianeta. Ma chi per ideologia sceglie il razzismo nn accetta se ...
... stesso. È privo di consapevolezza di sé e non trova altro modo che denigrare per contare.
Camminavo per Trastevere. Ormai ero adulta, avevo trent’anni, ma il copione si ripeteva uguale. Pur avendoci dovuto fare il callo, certe frasi riuscivano sempre a graffiarmi graffiarmi l’anima, a farmi male al cuore.
Non risposi, ero da sola, non potevo rischiare di scatenare una reazione. Non avevo nemmeno idea se l’uomo che mi aveva urlato contro fosse lucido, non avevo guardato nella sua direzione, fingendo di essere concentrata sulla strada. Fortunatamente si arrese subito ed io continuai a camminare. Andavo ad un appuntamento con un uomo conosciuto su Tinder.
Sì, l’app di incontri. Non era la prima volta. A dire il vero ero presente su molti altri siti, specialmente a tema Bdsm.
Ero cresciuta indipendente, col peso del mio colore, ma la fortuna della mia bellezza. Un enorme contrasto. Da una parte gli insulti, dall’altra le lusinghe. Quell’equilibrio così estremo nel quale vivevo, mi aveva avvicinata ad un’infinità di situazioni. Per prima cosa aveva contribuito a forgiare il mio carattere, rendendomi una donna decisa ed autonoma, con una vita sessuale piuttosto varia e movimentata. mi aveva spinto verso il mondo del sesso. Nel sesso, del resto, si riflette il mondo di fuori; a volte magico, a volte orrendo.
Dopo una relazione durata due anni, mi lasciai alle spalle illusioni e valori di famiglia per concentrarmi su di me e la mia vita. Ero un avvocato, già socio dello ...