Un dejavù?
Data: 27/08/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69
... destabilizzante.
Dal portafogli estrasse un biglietto da visita e, porgendomelo, disse:
"Ti aspetto giovedì, alle 20.00, al bar di "porta Nova". Avverti tuo marito che farai tardi. Sono certo che verrai, ma, per favore, qualora proprio non ti fosse possibile, avvertimi al numero di telefono che trovi qui."
Come uno "zombie", presi il biglietto, mettendolo in borsa e, proprio in quel momento il dentista aprì la porta dicendo: "Avanti il prossimo"; poi, vedendo l'amico Massimo, aggiunse:
"Sarò subito da te... servo prima la signora".
Una volta entrata chiesi al dottore dell'amico ed egli non poté che parlar bene di lui.
Oh, amore, era tutto vero; ciò che appresi dal dottore, corrispondeva all'idea che di lui mi ero fatta.
Ora, però, se da un lato ero attratta da lui, per non parlare poi della storia di esser stati amanti in una vita precedente, dall'altro mi sembrava farti un torto non mettertene a parte e, in questi giorni, sono stata molto combattuta tra l'accettare o meno.
Amore mio, perdonerai mai questa tua mogliettina che proprio non vuol rinunciare a quest'avventura? Nonostante la complicità che c'è tra noi, desidero godermi da sola questa storia, che "viene dal passato"? Forse, farò tardi!"
Si stava dissolvendo l'ultimo rintocco della pendola nel salotto che avvertiva che erano le 03.00 del mattino, quando udii la chiave nella toppa della porta d'ingresso.
Finalmente era rientrata: potevo calmare la mia ansia.
Si era tolte le scarpe per ...
... evitare il rumore del ticchettio di tacchi e andò in bagno; non sentii il rumore dello sciacquone e la cosa mi incuriosì: cos'era andata a fare ?
Facevo finta di dormire, ma, ad occhi semichiusi, scrutavo ogni suo movimento.
Entrò in camera a piedi nudi e portatasi vicino alla poltroncina si sfilò di dosso l'abitino corto che tanto le faceva risaltare le splendide gambe.
Ora era, praticamente, nuda: non indossava calze, reggiseno e nemmeno slip; mi si avvicinò e, alitandomi in un orecchio, disse:
"Nemmeno se fosse vero, crederei mai che stai dormendo, amore. Non vedevi l'ora che rientrassi, vero? Eccomi, sono qui e sono tutta tua".
Un afrore di maschio, proveniente dal suo corpo, mi invase e quasi mi stordì, per cui l'afferrai per un braccio e la tirai sul letto al mio fianco.
Avrei fatto invidia ad un bracco per come annusavo ogni lembo del suo corpo e, devo anche dire, che di quel corpo nessuna parte era stata risparmiata.
Come ovvio cominciai a baciarle viso, occhi, fronte, orecchie, collo: ovunque sapeva di maschio; avrei potuto giurare che era stata sborrata in faccia: erano ancora presenti tracce asciutte di sperma.
Allora passai ai piedi, quei suoi bei piedini tanto curati che, quando la scopavo nella posizione del missionario, amavo leccare dito per dito; anche lì sentivo l'odore del maschio che l'aveva scopata; forse il "porco" si era fatto segare da quei magnifici piedini, per poi ricoprirli di sperma.
Insomma, senza che lei mi raccontasse ...