Un dejavù?
Data: 27/08/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69
Questo racconto, di mia fattura, prende spunto dall'altro con il titolo "Lo sai che non puoi".
Il contesto è lo stesso, ma divergono alla grande le sensazioni ed emozioni, in esse trasfuse.
Chi non avesse letto l'altro, sarebbe opportuno lo facesse, al fine di mettere a confronto stati d'animo diversi.
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Era da qualche giorno che vedevo mia moglie Daniela come assillata da qualcosa.
Ovvio, quindi, che le chiedessi: "Amore, c'è qualcosa che non va?" e lei che rispondeva con frasi evasive: "No, tranquillo, tutto bene".
Poi la sera, a letto, la sentivo particolarmente esuberante e sfrenata.
Era da tempo che eravamo riusciti ad instaurare un rapporto di assoluta sincerità e complicità, per cui, se, alla base poteva esserci qualcosa di piccante, che potesse averla scossa, davvero non avrebbe avuto motivo a nasconderlo.
Il terzo giorno di quel periodo così strano, quando alle 20.00 tornai dal lavoro, Daniela in casa non c'era ed, in cucina, sul tavolo dove era apparecchiata la cena, trovai un biglietto scritto di suo pugno che diceva testualmente:
"Amore, lo sai quanto ti amo, ma sai anche che la nostra complicità ci obbliga ad esser sinceri. Non ti nascondo che sono restata lusingata dal fatto che ti sei accorto della mia agitazione di questi giorni, ed anche dalla maggior eccitazione che provavo a far l'amore con te.
Amore mio, due giorni fa, ero andata dal dentista per la ...
... pulizia dei denti e lì ho avuto come un colpo di fulmine: mentre ero in sala d'attesa, è arrivato un amico del dottore, di nome Massimo; eravamo da soli in quella sala ed egli ha preso a corteggiarmi.
Oh, amore, lo so; dirai che mi lascio andare facilmente, ma i modi di quell'uomo, di una cortesia unica ed il rivolgersi a me quasi fossi l'unica donna al mondo, hanno da subito abbattuto tutte le difese che una donna veste come scudo, quando esce di casa.
Egli parlava ed io mi bagnavo: se fosse stato possibile, me lo sarei scopato lì, seduta stante, ma, lo sai, non amo compromettere la mia dignità.
Per interrompere quella serie di emozioni che mi avevano assalito, risposi con topo da signora piccata:
"Guardi che sta rivolgendo la sua attenzione ad una donna sposata, perciò, la prego... non è il caso che lei insista oltre".
Egli, facendo finta di non aver capito, disse:
"Signora, a maggior ragione, quindi, dovrebbe sapere che al cuore non si comanda. Io, entrando qui e vedendola, ho avuto come un DEJAVU': forse lei non crederà a queste cose, ma probabilmente, in una vita precedente, siamo stati "amanti".
Ora non le chiedo di abbandonare suo marito per me, ma perché negarci dei momenti che potrebbero fare la felicità, oltreché nostra, anche di suo marito?
Rimasi allibita da quel diluvio di parole e non riuscivo a connettere per rispondere in maniera adeguata, qualunque cosa; del resto dovevo riconoscere che anche per me quel suo ingresso nello studio, era stato ...