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3 – Forica: A casa mia
Data: 27/08/2022, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... aumentava la voglia di venire. Cambiavo continuamente ritmo per evitare di venire troppo presto. Lo spettacolo che si vedeva nello specchio era unico. Vedevo lei parlare, toccarsi il clito, le mammelle, tirasi i capezzoli ed anche il suo bel viso scosso dalle ondate di piacere che salivano dalla figa. “Hai preso la pillola?” le chiesi. “Si, vienimi dentro” Non aspettavo altro. Un getto prepotente invase la sua calda figa. Uscii da lei e si rigirò. Continuò a masturbarsi velocemente e gridando vidi uno spruzzo che mi colpi sul petto. Un profumo unico si diffuse per la camera e sul lenzuolo del letto si formò una macchia di bagnato. Con la lingua andai a raccogliere i suoi succhi e lei fece altrettanto su di me. Mise, poi, la mano sulla figa e raccolse ciò che usciva da dentro. Se lo mise in bocca e con un bacio profondo ce lo scambiammo. “Ora sono la tua puttana!” disse “Mi ha eccitato moltissimo vederti nello specchio mentre mi cavalcavi. Mi hai riempita completamente. Era quello che volevo” E continuò “Devo farti vedere che cosa uso quando sono sola a letto” Aprì un cassetto e prese una farfallina verde vibrante. “Questa è la mia compagna quando sono sola e quando ti parlo al telefono. Mi aiuti ad indossarla?” La aiutai a passare le stringhe ed a fissarle. Posizionò la farfalla proprio sopra il clito e mise in funzione il vibratore. Iniziò ad andare in estasi nuovamente. “Hai visto come sono una troia. Ho sempre voglia di ...
... godere, di venire, di farmi vedere nuda con la fighetta bagnata. Disse questo infilandosi le dita nella figa già bagnata. Le bloccai le mani dicendole che alle troie non sempre era consentito godere a volontà. “Che vuoi fare?” Presi le calze dai piedi del letto e le legai le braccia la spalliera. Mi avvicinai e le infilai senza un minimo di delicatezza il cazzo nella figa. Sentivo le vibrazioni della farfallina. Entrai ed uscii da lei e le venni dentro. Lei godeva di quello stato di parziale libertà. Mi inchinai e leccandole la figa grondante anche dei miei umori venne con un orgasmo fantasmagorico. Le proposi di uscire per fare una passeggiata. “Possiamo andare a fare shopping. Io ho necessità di biancheria intima” le dissi. Si preparò. Durante il lavaggio e la vestizione volle che la aiutassi. Era solo la scusa per essere toccata. Era una serata di sesso e aveva voglia di farlo in modo sfrenato. Non mise reggiseno infatti le sue mammelle erano ben sode e potevano stare libere. Sotto la gonna non mise niente e lasciò che la figa fosse libera con la farfallina in funzione. Vedendo le vetrine mi tirava a se facendomi sentire il suo seno. I commenti che per gli altri potevano essere sugli oggetti esposti altro non erano che il rapporto sulle sensazioni provate a stare a novembre senza niente tra le gambe. La farfalla vibrando faceva nel contempo il suo dovere. “Ho il clito grosso e non posso più aspettare” “Entriamo in ...